Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Vita)
Bisogna vivere ogni giorno della nostra vita come se per tutta la vita avessimo atteso quel giorno, perché il più bello è, forse, quello che non abbiamo mai vissuto.
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Bisogna vivere ogni giorno della nostra vita come se per tutta la vita avessimo atteso quel giorno, perché il più bello è, forse, quello che non abbiamo mai vissuto.
L'importanza del viaggio della vita non sta tanto nel sapere dove siamo, ma verso quale direzione stiamo andando, senza perdere nulla di ciò che troviamo lungo il percorso.
Beato chi ha il cuore pulito e arriva a tarda età senza rimpianti.
Tanti anni fa, la gente, prima di entrare nel bosco a cercare i funghi, si toglieva il cappello, si inginocchiava e recitava una preghiera. Oggi i boschi vengono deturpati dall'uomo, gli alberi intristiscono e muoiono prima del tempo.
È come un lieve sospiro del vento che mi fa capire che la vita non è soltanto quella che vediamo intorno a noi. Ma c'è qualcosa di più, d'impalpabile, d'invisibile.
Le piante e i fiori, come i nostri progetti, sbocciano o muoiono, talvolta crescono quando meno ce lo aspettiamo.
Niente è più potente della speranza che può infrangersi sugli scogli, ma come il mare non morieà mai.
L'importante è come imparare a dividere la nostra vita con gli altri, piuttosto che pensare solo a noi stessi.
Mi sentivo vuoto d'amore. Spogliata di questo sentimento, la vita appare grigia e senza senso; i minuti, le ore e i giorni sembrano anelli di una catena che ti senti stringere al collo. Avevo la sensazione di essere sopra una barca che faceva acqua, ma non trovavo la volontà di riparare la falla.
Pensavo e mi domandavo: E se ora mi dirigessi verso le onde, lasciandomi trasportare lontano dalla marea, che sarebbe di me? Forse avrebbero fine tutte le mie angosce, le tristezze e quell'insoddisfazione che a volte è troppo pesante per il mio cuore stanco.
Forse rimarrebbe il ricordo di un uomo che credeva di essere qualcosa, ma che in realtà era soltanto l'ombra apparente di un sogno.
(da "Alle porte della vita")
L'abitudine del vivere non ci prepara mai abbastanza all'idea di abbandonare questa terra con serenità. Quando conobbi la gravità della mia malattia, fu un momento terribile. Ci sono mali che non perdonano. Incominciai a pensare che non sarei stata più d'aiuto a nessuno, desideravo soltanto sparire dalla faccia della terra, anzi, avrei preferito non essere mai esistita e soprattutto non volevo che gli altri venissero a conoscenza della verità e avessero compassione di me.