in Frasi & Aforismi (Libri)
Eravamo già all'entrata del reparto del Positivo: finii d'esser Gubbio e diventai una mano.
dal libro "Quaderni di Serafino Gubbio operatore" di Luigi Pirandello
Eravamo già all'entrata del reparto del Positivo: finii d'esser Gubbio e diventai una mano.
Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla.
Chi vive, quando vive, non si vede: vive. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la sta vivendo più: la subisce, la trascina.
Quando così il mi dramma si complicò, cominciarono le mie incredibili pazzie.
La vita o si vive o si scrive, io non l'ho mai vissuta, se non scrivendola.
La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce e dove dunque l'estraneo siete voi.
Confidarsi con qualcuno, questo si che è da pazzi...
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre "qualcuno". Mentre un uomo - non dico lei, adesso - un uomo così in genere, può non essere "nessuno".
Rifiutare di avere delle opinioni è il modo di averle.