Aforismi di Khaled Hosseini

Scrittore e medico, nato giovedì 4 marzo 1965 a Kabul (Afghanistan)
Questo autore lo trovi anche in Umorismo.

Scritta da: B. Summer
Aveva trascorso tutti quegli anni lontana da se stessa. Un campo arido, riarso, al di là di ogni lamento o desiderio, al di là del sogno, della delusione. Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l'amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un'illusione insidiosa. E ogni qualvolta quei due fiori velenosi incominciavano a sbocciare nella terra assetata di quel campo, Mariam li sradicava. Li sradicava e li gettava via, prima che potessero attecchire.
Khaled Hosseini
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    Scritta da: B. Summer
    Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra.
    Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
    "A ricordo di come soffrono le donne come noi" aveva detto. "Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso".
    Khaled Hosseini
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      Scritta da: Grace92
      Forse desiderare così intensamente di restare vicino a una persona non aveva senso lì, in un paese come quello, dove i suoi fratelli erano stati fatti a pezzi dai proiettili. Ma a Laila bastava vedere di nuovo di fronte ai suoi occhi Tariq che, brandendo la protesi, si scagliava contro Khadim, e d'un tratto null'altro al mondo le sembrava più importante.
      Khaled Hosseini
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