Scritta da: Gennaro Cavaliero
" "No, io non intendo insultare Lord Fitzhebert e nemmeno Mr Perceval Jones." - Indicò i due cilindri in prima fila. "A loro dico semplicemente: signori, voi ormai siete la storia." Ci fu un applauso. Billy guardò la folla di minatori oltre la prima fila: uomini forti e coraggiosi nati senza nulla, ma che erano riusciti a guadagnare il pane per sé e le loro famiglie. "Amici lavoratori" concluse "noi siamo il futuro!" "
Ken Follet
Composta mercoledì 4 dicembre 2013
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    Scritta da: Angela Darchini
    Quando Ellen se n'era andata, la gioia che gli veniva dalla costruzione della cattedrale era stata oscurata dalla solitudine. Adesso che era ritornata si sentiva completo. Ellen era ancora testarda, esasperante e litigiosa, ma erano difetti da poco: aveva dentro una passione che ardeva come una candela in una lanterna, e gli illuminava la vita.
    Ken Follet
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      Scritta da: Angela Darchini
      Era così strano stare fermo in mezzo alla strada nella speranza di vedere una ragazza che neppure l'aveva riconosciuto; ma non voleva andarsene. Si sentiva fremere di un sentimento nuovo. Niente gli sembrava più importante, eccettuata la principessa. Era un pensiero fisso che lo incentava e lo ossessionava.
      Era innamorato.
      Ken Follet
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        Scritta da: BilliCaro
        Merthin le lanciò un'occhiata di fuoco "è l'ultima volta."
        "Che cosa vuoi dire?"
        "Se scegli adesso, sarà per sempre. Non intendo stare qui ad aspettarti, a sperare che un giorno cambierai idea e diventerai mia moglie."
        Per Caris fù come uno schiaffo.
        Merthin continuò: "Se quella che mi hai appena comunicato è davvero la tua decisione, io mene andrò e cercherò di dimenticarti. Ho 33 anni, non ho più tutta la vita davanti. Mio padre ne ha 58 e sta morendo. Sposerò un'altra donna, che mi darà dei figli e vivrà felice con me nel mio frutteto."
        L'immagine di Merthin felice con un'altra donna era un pensiero intollerabile, per Caris. Si morse il labbro, cercando di non scoppiare in singhiozzi. Aveva le guance rigate di lacrime.
        Merthin proseguì implacabile: "Non voglio sprecare la mai vita ad amare te" disse.
        Fu come una pugnalata. "O lasci il convento o ci resterai per sempre". Caris cercò di guardarlo negli occhi. "Non potrò mai dimenticarti. Ti amerò per sempre".
        "Non abbastanza però".
        Ken Follet
        Composta martedì 4 gennaio 2011
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