Scritta da: Lady R.
in Frasi & Aforismi (Libri)
Ma io ero ancora libero, cioè libero di sbagliare.
dal libro "Che tu sia per me il coltello" di David Grossman
Ma io ero ancora libero, cioè libero di sbagliare.
Ma dentro di me esisti in un modo che mi atterrisce.
Mi stringerai ancora più forte e mi bacerai con tutta l'anima, come se, così facendo, riversassi in me tutto quello che è racchiuso e celato in te, che si aprirà e si svelerà nel mio corpo, piano piano, finché tutto si scioglierà.
Per un po' forse continuerò ad urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà.
Col tempo si dimentica perfino la paura di calpestare le righe tra le piastrelle.
No, non temo l'estraneità che c'è fra noi, al contrario – ovvio che è il contrario. Dimmi cosa c'è di più bello ed entusiasmante della possibilità di dare qualcosa che ti è molto caro, quello che hai di più caro – un segreto o una debolezza, o una richiesta assurda come la mia – a una persona totalmente estranea (volutamente estranea!). Di metterlo nelle sue mani mentre io mi tormento per la vergogna e l'imbarazzo di essermi lasciato tentare da un'illusione così meschina, e aver sentito dentro di me questo desiderio di elemosinare.
Che sollievo. Il sollievo dell'armatura che scopre dentro di sé un cavaliere ancora vivo.
Come vorrei pensare a noi come a due persone che si sono fatte un'iniezione di verità, per dirla, finalmente, la verità. Sarei felice di poter dire a me stesso: "Con lei ho stillato verità". Sì, è questo quello che voglio. Voglio che tu sia per me il coltello, e anch'io lo sarò per te, prometto.
Non ho posto nella tua vita. Avrei già dovuto rassegnarmi. E se anche tu lo volessi, non oseresti trovarmi un posto libero nella tua "realtà". (...) Nascondi a lei il mondo della tua immaginazione e a me quello della tua realtà. (...) e qual è il luogo in cui vivi veramente, una vita completa?
Come se tu mi avessi teso una mano, facendomi superare il confine oltre il quale si trova la luce.