Per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge e cade sul suo ultimo metro. Per chi vive all'incrocio dei venti ed è bruciato vivo per le persone facili che non hanno dubbi mai. Per la nostra corona di stelle e di spine, per la nostra paura del buio e della fantasia. Il violino dei poveri è una barca sfondata. Un ragazzino al secondo piano che canta stona e ride ...e spera che un giorno vada lontano. Fa che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe.
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