Frasi umoristiche Barzellette migliori


Scritta da: Cheope
in Umorismo (Barzellette)
Due pubblicitari si incontrano, uno è tutto fasciato, incerottato e pieno di lividi.
- Che ti è successo?
- Oh, lascia perdere... è colpa del mio hobby.
- Perché? Che razza di hobby hai?
- Niente, tutte le notti verso le tre, faccio dei numeri di telefono a caso e poi dico: "Ehi! Indovina chi è?"
- E allora?
- Questa settimana hanno indovinato in tre!
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    in Umorismo (Barzellette)
    Un pappagallo è solito fare scherzi telefonici. Un giorno ordina 1000 Kg di nafta e ovviamente fa addebitare la spese al padrone. Scoperto l'autore del costoso scherzo il padrone afferra il pappagallo, lo rinchiude in uno stanzino buio e lo inchioda per le ali al muro. Quando i suoi occhi si sono abituati al buio intravede dall'altra parte della stanza un crocefisso e gli chiede: "Tu chi sei? ". "Sono Gesù Cristo". "E da quanto tempo sei qui? ". "Da quasi 2000 anni". E il pappagallo: "Cavoli! Ma quanta nafta hai ordinato?"
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      Scritta da: Federico
      in Umorismo (Barzellette)
      In una caserma di carabinieri decidono di fare una gita in pullman. Una bella domenica mattina partono tutti insieme. Dopo poco tempo il pullman si ferma e tutti gli agenti si chiedono come mai.
      Il pullman è giunto ad un ponte troppo basso per potervi passare sotto e quella è l'unica strada per arrivare a destinazione. Il colonnello che guida la comitiva allora pone il problema a tutti i presenti, ma nessuno riesce a trovare una soluzione. Ad un certo punto uno esce e dice: "Se sgonfiamo le ruote dopo potremo passare!". Il colonnello rimane un po' assorto e poi ribatte: "Ma sarai scemo! Il pullman tocca sopra, mica sotto!".
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        Scritta da: Edoardo Grimoldi
        in Umorismo (Barzellette)
        Tre esploratori, sperduti nella giungla, vengono trovati per caso da una tribù di selvaggi che li imprigiona. Siccome sono cannibali li divoreranno, ma la loro legge prevede una prova per concedere loro la grazia. Il capo quindi li mette al corrente e comunica loro le prime istruzioni: "Dovrete uscire dal villaggio sotto scorta per prendere dieci frutti, non uno di più non uno di meno". Partono e dopo un po' torna uno di loro con dieci banane.
        Il capo: "Bene, ora dovrai infilartele tutte e dieci su per il retto e dovrai rimanere impassibile. Guai a te se ti lasci sfuggire un gemito!"
        Allora piano piano il poveretto comincia il suo calvario, tuttavia alla nona banana non resiste più e si lascia andare ad un misto di grida di dolore. Viene portato via e servito per la cena.
        Il secondo arriva un attimo dopo con dieci piccole bacche. Anche lui si appresta a fare quell'insensata prova e quasi ci riesce, solo che, all'ultima bacca, scoppia a ridere. Stessa fine del primo.
        Più tardi in paradiso il primo esploratore si avvicina la secondo e gli fa: "Io non ce l'avrei mai fatta con quelle dieci banane, ma tu perché diavolo non dovevi riuscirci, animo, erano solo delle bacche!"
        Il secondo: "Lo so, ma è colpa mia se in quel momento arriva l'ultimo pirla con dieci angurie!?"
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          Scritta da: Edoardo Grimoldi
          in Umorismo (Barzellette)
          Ora di cena a tavola: mamma, papà, tre figli e la nonna che sferruzza sulla poltrona.
          Uno dei bambini a un certo punto chiede:
          - Mamma, come sono nato io?
          La mamma un po' imbarazzata, improvvisa:
          - Sai, un giorno è arrivata una bella e grande aquila e ha appoggiato un fagottino sulla finestra, ed eri tu!
          La nonna continua a sferruzzare e alza un sopracciglio.
          Allora il secondo bambino, incuriosito chiede:
          - E io, come sono nato?
          La mamma prosegue con lo stesso tema:
          - Tu invece sei stato portato da un grande condor.
          La nonna continua sempre a sferruzzare e alza l'altro sopracciglio.
          Il terzo bambino ovviamente vuole sapere anche lui com'è nato. E la mamma:
          - Un giorno è arrivata una bellissima cicogna e ti ha depositato sul davanzale della finestra.
          La nonna smette di sferruzzare e bisbiglia sottovoce:
          - Mi pareva infatti che fossero tre uccelli diversi!
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            Scritta da: Fausto Feltrinelli
            in Umorismo (Barzellette)
            Due amici romani si rincontrano dopo 20 anni; Ciao Mario, dove sei stato tutto questo tempo? Purtroppo non trovando lavoro quì a Roma sono andato in America, e là, dopo aver fatto il pizzaiolo mi sono comperato un ristorante diventando un cuoco tra i migliori, pensa che ho inventato una zuppa di tartaruga che per gustarla avevo sempre il locale pieno, così mi sono arricchito ed ora mi sono ritirato quì ai Parioli in pensione. Se questa sera mi vieni a trovare te lo faccio assaggiare. Alla sera i due scendono in cortile e prendono una grossa tartaruga per farne la zuppa, il cuoco con le dita estrae la testa dell'animale per tagliargli la testa senza però riuscirci, il romano gli prende la tartaruga dalla mani, gli infila un dito nel retro e questa estrae la testa e viene così uccisa e cucinata. Dopo aver gustato il tutto verso mezzanotte il romano saluta per accomiatarsi, a quel punto il cuoco gli chiede: come hai fatto ad imparare così bene ad uccidere le tartarughe? Devi pensare che mentre tu eri in America io quì a Roma ho fatto per 10 anni il maggiordomo ad Andreotti, e tutte le mattine dovevo mettergli la cravatta...
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              in Umorismo (Barzellette)
              Entra in negozio una signora: Buongiorno, vorrei una bomboletta di pronto.

              Il droghiere va nel retrobottega e torna con una bomboletta di pronto e una di vetril.
              - Mi scusi, io volevo solo la bomboletta di pronto...
              - Vede signora, una volta puliti i mobili, con i vetri sporchi, non si vedrà il lavoro fatto...
              - Bravo, ha ragione, lo compro.

              "Vedi - dice il droghiere al commesso - così si fa".

              Entra una seconda signora:

              - Buongiorno, vorrei una bottiglia di vetril...
              Il droghiere va nel retrobottega e torna con il vetril e il pronto.
              - Scusi, io le avevo chiesto solamente il vetril...
              - Cara signora, se lei pulisce i vetri si noteranno tutte le ditate sui mobili!
              - Ha ragione, compro tutto!

              "Bene - fa il droghiere al ragazzo - la prossima cliente toccherà a te."

              Entra ancora una signora:
              - Buongiorno, vorrei una scatola di tampax.
              Il commesso va nel retrobottega e torna con i tampax, il pronto ed il vetril.
              - Scusi, ma deve esserci un errore. Io le ho chiesto solo...
              - lo so - la interrompe il commesso - ma visto che questa settimana non può fare "altro", almeno la vogliamo dare una pulitina alla casa?
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