Frasi umoristiche Barzellette migliori


Scritta da: Jade S
in Umorismo (Barzellette)
All'interno di un aereo ci sono Berlusconi, Bush, il Papa e un boy scout.
All'improvviso l'aereo comincia a precipitare e all'interno ci sono solamente quattro paracaduti. All'improvviso esce il comandante dell'aereo e dice: "No io non posso morire sono il comandante dell'aereo, non posso". Prende il primo paracadute e si butta.
Si alza Bush e dice: "No neanche io posso morire sono il Presidente della più grande nazione del mondo, non posso morire". Prende il secondo paracadute e si butta.
Ne rimangono due. Si alza Berlusconi e dice: "No neanche io posso morire sono
l'uomo più intelligente d'Italia, non posso morire". Prende il terzo paracadute e si butta. Ne rimane uno. Allora il Papa si rivolge al boy scout e dice: "Figliolo se vuoi prendilo tu l'ultimo paracadute io la mia vita già lo fatta e posso precipitare con l'aereo".
E il boy scout dice: "Non si preoccupi Sua Santità che l'uomo più intelligente d'Italia si è preso lo zaino!"
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    Scritta da: Edoardo Grimoldi
    in Umorismo (Barzellette)
    Ora di cena a tavola: mamma, papà, tre figli e la nonna che sferruzza sulla poltrona.
    Uno dei bambini a un certo punto chiede:
    - Mamma, come sono nato io?
    La mamma un po' imbarazzata, improvvisa:
    - Sai, un giorno è arrivata una bella e grande aquila e ha appoggiato un fagottino sulla finestra, ed eri tu!
    La nonna continua a sferruzzare e alza un sopracciglio.
    Allora il secondo bambino, incuriosito chiede:
    - E io, come sono nato?
    La mamma prosegue con lo stesso tema:
    - Tu invece sei stato portato da un grande condor.
    La nonna continua sempre a sferruzzare e alza l'altro sopracciglio.
    Il terzo bambino ovviamente vuole sapere anche lui com'è nato. E la mamma:
    - Un giorno è arrivata una bellissima cicogna e ti ha depositato sul davanzale della finestra.
    La nonna smette di sferruzzare e bisbiglia sottovoce:
    - Mi pareva infatti che fossero tre uccelli diversi!
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      Scritta da: Paolo Broni
      in Umorismo (Barzellette)
      Un giorno Cappuccetto Rosso stava andando a portare alla nonna una focaccia e una bottiglia di vino, quando, traversando il bosco, vide il Lupo Cattivo nascosto dietro ad un cespuglio, allora gli disse "Che occhi grandi che hai! " e il lupo si alzò di scatto e corse via.
      Cappuccetto Rosso proseguì e ad certo punto vide il Lupo Cattivo dietro ad una grande quercia, allora gli disse "Che orecchie grandi che hai!" e il lupo corse via.
      Dopo un poco, ormai era arrivata vicino alla casa della nonna, Cappuccetto Rosso vide il lupo acquattato dietro ad un grosso masso, allora gli disse "Che bocca grande che hai!" e il Lupo Cattivo le rispose "Insomma, Cappuccetto Rosso, mi vuoi lasciar cagare in pace?"
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        Scritta da: Ruggero Raba
        in Umorismo (Barzellette)
        In ospedale si trova un paziente gravemente malato.
        I familiari si riuniscono nella sala d'attesa e, alla fine entra un medico, stanco e desolato: "Mi dispiace d'essere portatore di brutte notizie", disse guardando le facce preoccupate "l'unica speranza per il vostro familiare è un trapianto di cervello. È qualcosa di sperimentale, è rischioso, ed anche economicamente del tutto a vostre spese".

        Alla fine, uno domanda: "Per informazione, quanto costa un cervello?"
        "Dipende", risponde il medico, "5.000 euro un cervello di uomo; 200 euro uno di donna".

        Un lungo momento di silenzio invade la stanza, mentre gli uomini presenti cercano di non ridere ed evitano di guardare le donne negli occhi, anche se qualcuno accenna un sorriso...
        Infine, la curiosità fa domandare ad uno di loro: "Dottore, a che si deve la differenza di prezzo?"
        Il medico, sorridendo a una domanda così innocente, risponde: "Quelli femminili costano meno perché sono gli unici ad essere stati usati, gli altri sono come nuovi".
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          Scritta da: Fausto Feltrinelli
          in Umorismo (Barzellette)
          Due amici romani si rincontrano dopo 20 anni; Ciao Mario, dove sei stato tutto questo tempo? Purtroppo non trovando lavoro quì a Roma sono andato in America, e là, dopo aver fatto il pizzaiolo mi sono comperato un ristorante diventando un cuoco tra i migliori, pensa che ho inventato una zuppa di tartaruga che per gustarla avevo sempre il locale pieno, così mi sono arricchito ed ora mi sono ritirato quì ai Parioli in pensione. Se questa sera mi vieni a trovare te lo faccio assaggiare. Alla sera i due scendono in cortile e prendono una grossa tartaruga per farne la zuppa, il cuoco con le dita estrae la testa dell'animale per tagliargli la testa senza però riuscirci, il romano gli prende la tartaruga dalla mani, gli infila un dito nel retro e questa estrae la testa e viene così uccisa e cucinata. Dopo aver gustato il tutto verso mezzanotte il romano saluta per accomiatarsi, a quel punto il cuoco gli chiede: come hai fatto ad imparare così bene ad uccidere le tartarughe? Devi pensare che mentre tu eri in America io quì a Roma ho fatto per 10 anni il maggiordomo ad Andreotti, e tutte le mattine dovevo mettergli la cravatta...
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            in Umorismo (Barzellette)
            Un contadino ha un maiale.
            Un giorno passa un signore e dice: - Bello sto maiale, che gli dai da mangiare?
            Il contadino: - Ah, gli do gli avanzi, le zanzare morte, tutte le schifezze possibili.
            Il signore: - Infame! Sono della protezione animali! 100.000 € di multa!
            Due settimane dopo passa un altro signore e dice: - Bello sto maiale, che gli dai da mangiare?
            Il contadino: - Ah, la mattina il cappuccino e il cornetto, a pranzo le tagliatelle col ragù e a cena la bistecca.
            Il signore dice: - Infame! 100.000 € di multa, sono della "fame nel mondo", ci sono dei bambini che muoiono di fame e tu ad un maiale gli dai queste primizie!
            Due settimane dopo passa un altro signore e dice: - Bello sto maiale, che gli dai da mangiare?
            Il contadino: - Ah, gli do 10.000 € e se lo va a comprare da solo!
            Composta domenica 7 novembre 2010
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