Scritto da: Pino Conte

La Bella e la Notte

Capitolo: 3 - Occhiate

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...non cadere preda del senso di vertigine, prima che della lava rovente che cresceva, spinta dal basso. Combattere con Vulcano, Dio del Fuoco? ; e va bene. La forza titanica non mi spaventava, mi piace combattere, e poi che esperienza, da raccontare a tutti gli amici, da favoleggiare ad Isa Bella. Vulcano mi avrebbe sconfitto, le avrei prese di brutto, e sarei finito al tappeto, sul suo tappeto di lava incandescente, con le croste rossastre che scivolavano sul magma, crateri periferici che si aprivano in continuazione sui lati della montagna. La madre -Giunone- scacciò Vulcano dal monte Olimpo, perché si vergognava delle sue fattezze, ed il padre -Giove- per punirne l’irascibilità; Vulcano era giustamente risentito, ma perché prendersela con me? Chiama il Telefono Azzurro, gli ripetevo, ma lui niente, testa quadra, rigirava la lava col mestolo del tempo che trascorre indurendo i rancori, e borbottava cattivi propositi, ignorando i miei richiami a lucidarsi i brutti pensieri. E poi, Indiana Jones che si scontrava con i nazisti, e sfuggiva loro sotto il naso, entrambi alla ricerca del sacro calice, e del potere assoluto che ne deriva: l’eternità della vita; i crucchi lo volevano per dominare il mondo, ed il professor Jones? ... [segue »]

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