Scritto da: Nadia Consani

Zac


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...vicino casa? Che stupido, ti volli portare nel boschetto per farti divertire e finii per combinare un guaio. Avevi solo due anni, ma eri già un cane forte e intelligente."

Quel giorno Arianna era rimasta a dormire a casa di Ruggero, ogni tanto restava da lui nel fine settimana perché abitava fuori città.
Aveva piovuto durante la notte, ma la mattina il sole di fine estate era ancora abbastanza caldo da asciugare i prati circostanti, così Ruggero decise di portare Zac a fare un giro nel parco, mentre Arianna era rimasta a letto.
"Prendi il guinzaglio, Zac, andiamo al rio!"
Era il posto preferito dal cane, si divertiva a sguazzare in quel rigagnolo d'acqua, poi andava vicino a Ruggero e scuotendosi gli faceva fare la doccia, poi scappava, così Ruggero lo rincorreva facendo finta di rimproverarlo. Correvano fino ad un vecchio albero, Ruggero rideva, lo incitava e si sdraiava in terra per lasciare che Zac gli saltasse addosso felice, leccandogli il viso. Non gli importava che lo sporcasse di acqua e fango, perché per lui era troppo bello sentire l'affetto di quel cane dagli occhi buoni e intelligenti.

Stava ancora sonnecchiando Zac, ma appena sentì la parola guinzaglio, si alzò immediatamente,... [segue »]
Composto martedì 1 luglio 2014

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