Poesie inserite da Elisabetta

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti, in Leggi di Murphy, in Frasi per ogni occasione e in Proverbi.

Scritta da: Elisabetta

Al sicuro?

Chiese un caro bambino piccino
A suo padre in un giorno radioso:
"Posso dare me stesso a Gesù,
perché Egli lavi i miei peccati?
"Oh, figlio mio, ma sei così piccino!
Attendi d'esser più cresciuto;
i grandi, è vero, han bisogno di Lui,
ma i piccini, lo sai, sono al sicuro".

Così disse il padre al suo maschietto,
mentre stava arrivando un temporale:
"Sono tutte le pecore al riparo,
al sicuro nell'ovile, figlio mio?"

"Tutte le grandi lo sono, padre mio,
ma gli agnelli li ho lasciati andare,
perché non credevo occorresse;
i piccini, lo sai, sono al sicuro".
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Elisabetta

    Il coriandolo

    Il coriandolo è un coso impertinente
    che approfitta di tutte le occasioni,
    del risvolto nel fondo dei calzoni,
    d'una bocca socchiusa e sorridente.
    S'appiccica, s'insinua, s'introduce
    anche colà dove non giunge luce
    e per provar che manca di rispetto
    quando ti svegli te lo ritrovi a letto.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Elisabetta

      Il girotondo delle maschere

      È Gianduia torinese
      Meneghino milanese.
      Vien da Bergamo Arlecchino
      Stenterello è fiorentino.
      Veneziano è Pantalone,
      con l'allegra Colombina.
      Di Bologna Balanzone,
      con il furbo Fagiolino.
      Vien da Roma Rugantino:
      Pur romano è Meo Patacca.
      Siciliano Peppenappa,
      di Verona Fracanappa
      e Pulcinella napoletano.
      Lieti e concordi si dan la mano;
      vengon da luoghi tanto lontani,
      ma son fratelli, sono italiani.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Elisabetta

        La mosca invidiosa

        La Mosca era gelosa Dio sa come
        d'una Farfalla piena de colori.
        - Tu - je diceva - te sei fatta un nome
        perché te la svolazzi tra li fiori:
        ma ogni vorta che vedo l'ale tue
        cò tutto quer velluto e quer ricamo
        nun me posso scordà quann'eravamo
        poveri verminetti tutt'e due...
        - Già - disse la Farfalla - ma bisogna
        che t'aricordi pure un'antra cosa:
        io nacqui tra le foje d'una rosa
        e tu su'na carogna.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Elisabetta

          Bolla de sapone

          Lo sai ched'è la bolla de sapone?
          L'astuccio trasparente d'un sospiro.
          Uscita da la canna vola in giro,
          sballotata senza direzzione,
          pè fasse cunnalà come se sia
          dall'aria stessa che la porta via.

          Una farfalla bianca, un certo giorno,
          ner vede quela palla cristallina
          che rispecchiava come una vetrina
          tutta la robba che ciaveva intorno,
          j'agnede incontro e la chiamò: -Sorella,
          famme rimirà! Quanto sei bella!

          Er celo. Er mare, l'arberi, li fiori
          pare che t'accompagnino ner volo:
          e mentre rubbi, in un momento solo,
          tutte le luci e tutti li colori,
          te godi er monno e te ne vai tranquilla
          ner sole che sbrilluccica e sfavilla.

          La bolla de sapone je rispose:
          - So bella, si, ma duro troppo poco.
          La vita mia, che nasce per un gioco
          come la maggior parte delle cose,
          stà chiusa in una goccia... Tutto quanto
          finisce in una lacrima de pianto.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Elisabetta
            Se non puoi essere un pino sul monte,
            sii una saggina nella valle,
            ma sii la migliore piccola saggina
            sulla sponda del ruscello.
            Se non puoi essere un albero,
            sii un cespuglio.
            Se non puoi essere una via maestra
            sii un sentiero.
            Se non puoi essere il sole,
            sii una stella.
            Sii sempre il meglio
            di ciò che sei.
            Cerca di scoprire il disegno
            che sei chiamato ad essere,
            poi mettiti a realizzarlo nella vita.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Elisabetta

              Piccole cose

              È finito lo sconquasso
              ho deciso, vado a spasso.
              Dopo tutta quella furia
              giace languida l'anguria.
              Il fiume in piena l'ha portata
              per far sì che sia mangiata.
              È finita la tempesta
              e bisogna fare festa!
              Me la mangio volentieri
              mentre osservo i corvi neri.
              Hanno fame e in comitiva
              cercan cibo sulla riva.
              Mi ritengo fortunato...
              sto godendo del creato!
              Vota la poesia: Commenta