Poesie d'Autore


Scritta da: dantino
in Poesie (Poesie d'Autore)
Nella comicità di questo mondo insano, io... m'innamorai del sano.
Della giustizia, del bello, della bellezza che sconviene, che porta lutti al cuore.
E forse per stanchezza ed abbandono, ebbi un po' di pace, un armistizio d'insapore, e mi nascosi a tutto, a me stesso, alla ragione, alla natura, al mio destino, al sogno.
E il bivio che confonde
per sensibilità mi scelse, e ad occhi chiusi osservai, e m'incamminai senza più dubbi.
Composta mercoledì 1 gennaio 2020
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    Scritta da: Bernardo Panzeca
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La fine dell'estate

    Alla fine dell'estate
    ho incontrato una rosa
    durante una passeggiata
    nella tarda mattinata.

    Alla fine dell'estate
    ho incontrato un gabbiano
    durante una nuotata
    nella tarda serata.

    Alla fine dell'estate
    ho incontrato una stella
    durante una scampagnata
    nella tarda nottata.

    Alla fine dell'estate
    ho incontrato una foglia
    di colore dorato
    sopra alla quale
    tutto era appuntato.
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      Scritta da: Bernardo Panzeca
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Mamma

      Ci si dimentica
      di tante cose.
      Dello sbocciare
      delle rose
      e delle giornate
      nuvolose,
      delle mattine piovose
      e del colore
      delle mimose.
      Ci si dimentica
      delle notti
      senza sonno
      e degli sguardi
      di ogni nonno.
      Ci si dimentica
      dei baci e degli amori,
      delle liti e dei dolori.
      Ci si dimentica
      di tante cose.
      Ci si dimentica
      di ogni cosa
      ma Mai
      della più virtuosa.
      Della più radiosa
      Della più rumorosa
      Della più coraggiosa
      Della più preziosa:
      La Mamma.
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        Scritta da: Cristina Metta
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Cuore comanda

        Credi solo alla notte oltre le stelle alte,
        al formicolio dietro la schiena davanti a bellezza
        e al richiamo d'amore che infuria nei battiti.
        Credi a ogni tuo sogno.
        Sii ciò che il tuo cuore comanda
        quando davanti allo specchio leggi negli occhi
        serra i denti quando acuto il dolore
        resta affamato.

        "Sole in Tempesta".
        Composta domenica 8 dicembre 2019
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          I
          parto dal trampolino, dalla vetta,
          sono sangue di luce, punta aguzza
          che si vede circondata da notte -
          belva che spinge alla mia non memoria -
          mi tuffo e nell'abbandonare i piedi
          la certezza del terreno di prima
          sono sasso bevuto dalla musica
          e mi chino nel sonno che mi chiama,
          lago che ha meritato la sua pace.

          Ii
          nuota, musica, tu, luce di suono,
          sfiora, tocca la pinna del mio orecchio contamina, volgendo al bene, l'animo,
          risveglia il bimbo che culla l'adulto
          nel sonno della sua coscienza, semina
          nubi, lacrime, vento, fiori, terra...

          iii
          si nuota ovunque, tranne che in sé stessi - pupille, plancton verso l'estinzione -
          lo afferma il buio, balena in silenzio
          spalancato come amaca su abissi -
          ho prosciugato l'oceano dell'animo
          ed attirato altrove sono corso
          via col corpo, una barca trascinante
          tutto il peso della sabbia d'un'alba
          che stentava a vedersi all'orizzonte.
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            I
            Non cade la tua anima nel sonno,
            tutt'al più si riposa e vede l'ombra
            amaca e culla, tormento e cupezza,
            lenzuolo insradicabile ed atavico,
            gocciano note, carillon di luce,
            si riaccende l'infanzia dove sembra
            che a lutto il tempo usurpi lo spazio
            con un solo colore – quello lì! –
            e il vento è dito su nessuna bocca,
            chiede invano il silenzio tra gli assenti...

            II
            Tutto è sonno, ma senza che sia corpo,
            ovunque è aria che rammenta assenza
            di anima, le strade srotolate,
            come zerbini a soglie d'orizzonte,
            solo indicano dove può arrivare
            lo sguardo in questa vita, e in nessun altra!

            III
            Tutto era nascita, era preghiera,
            era l'implorazione di fermarsi –
            Notte regina che non ha pietà:
            si distende e non copre veramente! –
            era sbocciato il fiore delle palpebre
            e sotterrato dalle imposte chiuse
            non ebbe l'acqua di nessuna luce! –
            il silenzio portò le cose al grido
            e il grido stesso si adeguò al silenzio! –
            fu preda del sadismo l'indifeso,
            quello che volle definirsi dio
            finì per esser solamente sangue
            da cui nacque una folla di carnefici,
            e nel buio sarebbe l'uniforme
            culla se non vi fossero le stelle,
            sale di luce gettata violenta
            sulle ferite di pupille insonni.
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              Scritta da: Bernardo Panzeca
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              La notte

              Che bislacca la notte.

              Al suo calar
              S'inerpica il cor
              Su in alto
              Per le stelle
              Frugando
              Tra le più belle
              Come fosse
              Un fantolino
              Alla ricerca
              di un giochino.

              Che bislacca la notte.

              Ci si appisola
              Rimembrando
              Ciò che nel dì
              Si è scordati
              Per poi
              Con l occhi chiusi
              Far ritorno
              In tal giorno
              A riacciufar
              Il filosofar.

              Che bislacca la notte

              Mondi fatati
              E manieri d'oro
              Si rangiungono
              D'un colpo
              Più veloci
              Di uno schioppo
              Senza ansie
              O timori
              Che al sole
              Son come le viole.

              È proprio bislacca la notte

              E non può esser diversamente

              Per chi come lei brinda con la botte.
              Composta venerdì 3 gennaio 2020
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