Le migliori poesie di Silvana Stremiz

Nato martedì 12 luglio 1960 a Port Arthur (Canada)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvana Stremiz

È un sogno di battiti vivi

È un sogno
di "battiti vivi"
quello mio per te
di battiti pieni
di battiti vuoti
di emozioni
di curve e di onde
di cielo e di mare
di stelle appese.
Viaggio a bordo
di un nuvola morbida
come lo zucchero filato
dolce come un battito
amaro come l'impossibile
e come i bambini
quando si leccano le dita e
sorridono guardando il cielo
sto sorridendo felice pensando a te.
Felice pensando a me, a noi
a tutto, a niente
come una bambina
disarmata e scema di te.
Silvana Stremiz
Composta domenica 1 febbraio 2015
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Sei mia figlia

    Ricordo i tuoi occhi blu
    Che più blu non sono,
    i tuoi capelli che non c'erano
    che oggi biondi sono.

    Il tuo corpo minuscolo,
    indifeso e impaurito,
    che più minuscolo non è.
    E oggi si difende da sé.

    Quanto tempo è già passato,
    non sei più minuscola,
    impaurita o indifesa,
    ma sei già una donna.

    Ma una cosa è uguale a ieri:
    Sei mia figlia.
    Silvana Stremiz
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Guarda

      Guarda il tramonto,
      i suoi colori,
      il suo splendore.

      Non è solo un tramonto,
      ma un giorno che finisce,
      un giorno emozionante che se ne va.

      Una pagina della tua vita
      che prende il via
      in attesa del domani.

      Guarda l'alba
      I suoi colori
      La sua bellezza.

      Non è solo l'alba
      Ma un nuovo giorno che nasce,
      una nuova opportunità.

      Una altra pagina della tua vita,
      che oggi scriverai.
      Silvana Stremiz
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        Sono dolce
        a volte amara
        paziente o impaziente
        sono petali di rosa
        e spine pungenti.

        Dalle tue lacrime
        nascono le mie.
        I tuoi traguardi
        Sono condivisi

        Le tue sconfitte
        un dolore al cuore.
        Le tue gioie fanno
        sorridere l'anima.

        Le tue notte insonne
        per me lacrime,
        la tua serenità
        per me è la felicità.

        Perché in funzione
        di te vivo, respiro
        e sorrido.
        Silvana Stremiz
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Il Dio che cerco

          Il Dio che cerco
          ha la pelle nera
          gli occhi a mandorla.
          È un po' cristiano
          un po' musulmano.

          Abbraccia i gay
          tiene per mano le puttane.
          Gli angeli li lascia
          a mamma e papà.

          Il Dio che cerco
          accarezza la disperazione
          rende polvere il dolore.
          Toglie il sale alle lacrime
          semina un sorriso nell'animo.

          Siede a tavola con i barboni
          "violenta" i pedofili
          "uccide" gli assassini
          ferma le guerre
          dà da mangiare ai poveri.

          Il Dio che cerco
          che voglio
          che spero
          chissà se c'è.
          Silvana Stremiz
          Composta domenica 25 marzo 2012
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Stremiz

            Un antico Borgo
            in mezzo ai monti,
            sulla sponda del Grivò.

            Pochi vecchi edifici
            crollati da tempo,
            altri messi a nuovo.

            Resti di tre antichi mulini,
            una vecchia fontana,
            un ponte ad arco,
            qualche casa ancora in sasso
            e una Madonna per pregare.

            Lì di fronte nonno,
            con i tuoi capelli bianchi,
            con le rughe in fronte,
            i segni del trascorso
            delle guerre passate,
            seduto, raccontavi la tua storia.

            Ora nulla è uguale,
            nemmeno i volti,
            turisti in vacanza
            in cerca di pace.
            Invariati sono solo i ricordi.

            Ogni tanto" io"
            a caccia di quei ricordi.

            Stremiz...
            Un cognome,
            un Borgo.
            Tante storie.
            Per chi lo porta,
            è un po' leggenda.
            Silvana Stremiz
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Un malinconico sorriso scriverà la parola fine

              Il freddo si sente quando arriva,
              penetra attraverso l'anima
              che si veste di ricordi
              per ripararsi dal grande gelo
              dell'ultima salita.

              Le lacrime inciampano
              tra le ferite donate e quelle subite
              che restano incastrate tra una ruga e l'altra
              di un'intera vita,
              mentre le rughe contano gli anni,
              sempre troppo pochi
              quando si arriva in cima.

              La vita ti percorre davanti,
              un fotogramma dopo l'altro.
              Si mescolano infinite emozioni,
              soddisfazioni, dolore e qualche sorriso.
              Spettatore rassegnato
              in attesa dell'ultima scena
              dinnanzi una pellicola
              che nessuno potrà cancellare.

              Mentre il freddo ti spezza l'anima
              un malinconico sorriso
              scriverà la parola Fine.
              Silvana Stremiz
              Composta giovedì 4 settembre 2014
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                Sogni privati al respiro di una madre

                Che sarà di Te ora?
                Ora che hai aperto gli occhi
                ora che la realtà si affaccia
                ora che non troverai più figli
                a far sorridere i tuoi giorni.
                Avrai ancora la forza di respirare,
                di trovare ragioni per cui non mollare?
                Riuscirà il dolore a trovare pace,
                il tempo a sollevarti dal buio?
                Che sarà di Te ora, madre?
                Senza le vite che hai donato
                senza attimi di Madre per cui gioire
                senza giorni di futuro da rincorrere.
                Che sarà di Te ora?
                Ora che hanno al tuo cuore
                strappato le radici
                ucciso il respiro più bello
                e della tua anima fatto ceneri.
                Che sarà di Te ora?
                Ora che tutto è stato perduto
                dentro un mare di sangue e dolore,
                ora che sei rimasta viva
                a respirarne il sapore
                in questa attesa primavera morta
                in un giorno d'inverno.
                Silvana Stremiz
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  Una luce che si accende nel buio
                  un raggio di sole in mezzo a una tempesta,
                  un sorriso in mezzo a un mare di lacrime,
                  un bambino che nasce in mezzo a una guerra,
                  un pezzo di pane in mezzo alla miseria,
                  una faccia amica in mezzo a tanti nemici,
                  un coperta calda in una notte gelida,
                  un bicchiere d'acqua in mezzo al deserto,
                  il sorgere del sole dopo ogni tramonto,
                  la certezza che ci sarà un altro giorno per qualcuno.
                  Tutto questo si chiama speranza.
                  Silvana Stremiz
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