Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Atipici

Mi trattengo un po'
sulla riva di questo atipico dolore.
Per ignorare ancora
mille altri modi di vivere
e tramutare in conquista
ogni lacrima precipitata sulle mie rose.
Meschini afflati, vili, sordidi banchetti
abbiamo consumato
a riparo dai giorni di festa.
Mi congratulo con la vostra perseveranza,
deboli vi ha reso ai miei occhi,
ha colmato i calici
e tutti, ora, brindano
al guscio del nuovo nato.
In fila prendiamo il numero dell'ipocrisia,
facciamo numeri da saltimbanco
tra un guaio ed una guarigione
seminando giorni estinti
sulla riva di questa
atipica allegria.
Michele Gentile
Composta domenica 1 settembre 2013
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    Scritta da: Michele Gentile

    Stagioni

    Evanescenti stagioni
    frutti caduti da un Tempo
    avaro d'arpeggi.
    Caducità del giorno
    nel solenne incontro
    con apolidi mari
    trascina con sé
    diafane radici,
    vorticando appena
    sui porti dell'Assenza.
    È melodia
    Amico mio.
    A noi la burrasca
    che ora torreggia impavida
    dalle vette del ricordo.
    E'il mestiere della vela
    Amico mio.
    A noi il lamento
    di un vento indecente.
    Saldo il timone,
    impugna il sole che sorge
    lasciati cullare ora
    dal volo di queste carezze.
    Michele Gentile
    Composta lunedì 17 novembre 2014
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      Scritta da: Michele Gentile

      Lanterne

      Svellono sonno alla notte.
      Ingarbugliate,
      impigliate alla vita
      chiassose,
      disturbano
      infide stelle
      dottrine di speranza.
      Misurano il profondo drappo
      alla ricerca di uniformi destini
      amari e benedetti
      nel crepitio di muti sguardi.
      Già sanno di perdersi
      in quel disperato volo
      eppure
      vanno
      sorridendo.
      Michele Gentile
      Composta mercoledì 26 novembre 2014
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        Scritta da: Michele Gentile

        Calice

        Ecco i miei nuovi confini
        le severe distanze.
        Un calice d'oscurità
        tutto per me
        il perfetto brindisi
        d'addio.
        Immobile il respiro,
        tramortito dal crollo
        interrotto soltanto dal pianto del mattino.
        Ora non importa
        conoscere la cura,
        immaginare isole
        oltre la follia.
        Oggi è necessario partire
        senza invocare il crepuscolo.
        Michele Gentile
        Composta mercoledì 12 dicembre 2012
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          Scritta da: Michele Gentile

          A Mare Maria

          Non credo sia la cosa giusta
          non è mica colpa sua
          se ti ostini ad andare in crociera.
          Qui si naviga a vista,
          la fede imbarca acqua e
          loro non sanno nuotare.

          Ma poi... Maria,
          non credere che non sia
          possibile inventare
          nuovi vizi a colazione,
          è dal principio che siamo alla frutta!

          Cosa ne sa un figlio del proprio cuore
          se guarda più al futuro
          che al trapassato?

          Tuttavia
          per Maria,
          scattiamo qualche foto.
          Croce e delizia tra quelle dune
          troppa sabbia negli occhi;
          in comunione solo un'immensa solitudine.

          Comunque lo sa Maria,
          il Capitano ha segnalato l'avaria,
          è perfettamente inutile continuare a piangere.
          Di scialuppe ne vedo poche...
          conviene tuffarsi in mare,
          senza gabbiani e senza rotte
          terra... è una bugia
          che non può più raccontare.
          Michele Gentile
          Composta venerdì 18 gennaio 2013
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            Scritta da: Michele Gentile

            Se piango per te

            Ho preferito ali d'Icaro
            ai passi del grano
            imparando la danza degli inverni
            solo per abbandonare gli dei.
            Così
            se piango per te
            è colpa della luna
            della sua tristezza.
            Vuole scrivermi
            lettere discrete
            da nascondere
            allo sguardo dei sapienti.
            E' colpa del vento
            che riesce a trovarmi
            quando smarrisco
            la strada di casa
            per soddisfare
            i piaceri della ragione.
            Se piango per te,
            Madre mia,
            è per questi mari
            che riposano
            soli
            nei versi dei poeti
            illudendosi
            d'esser ancora vivi.
            Michele Gentile
            Composta lunedì 3 marzo 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Ordalia

              Sventurata terra mia
              non basta la sera quando
              sboccia l'oblio.
              Non ha fine il crudele duello,
              un midollo di spine
              ci porterà a tradire
              il tempo che rimane.
              Voglio raccontare
              un fremito
              di furibonda luna,
              dimenticato per sempre,
              spazzato via dalla carne.
              Disperati noi dimoriamo
              il tormento
              che ci ha risparmiati;
              in questo ventre
              di nuove liturgie
              non esistiamo,
              dai giorni
              che lenti si consumano
              affiora solo la pietra.
              Michele Gentile
              Composta lunedì 4 dicembre 2017
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