Scritta da: Francesca Nacca
Agghiacciante l'atmosfera:
un silenzio pesante,
un silenzio che sembra dire fin troppo.
Un silenzio a metafora di assenza, di mancanza, di un niente che c'è,
è da me orrendamente percepito.
Ho paura di me stessa,
che consapevolmente mi accorgo e sommessamente accetto.
Sento dentro il nodo stretto ed insolubile che vorrebbe dissolversi lacrima dopo lacrima;
Ma sono stanca,
non ho la forza per abbandonarmi a ripetuti sussulti,
sinonimi di un pianto che non giova.
Anonimo
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    Scritta da: Alessandra Lanza
    Se potessi fermare il tempo
    lo farei per te amico mio
    perché i tuoi momenti più belli
    regalassero ai tuoi giorni
    una gioia sempre viva.
    Se potessi prendere un arcobaleno
    lo farei proprio per te.
    E condividerei con te la sua bellezza,
    nei giorni in cui tu fossi malinconico.
    Se potessi costruire una montagna,
    potresti considerarla
    di tua piena proprietà;
    un posto dove trovare serenità,
    un posto dove stare da soli
    e condividere i sorrisi
    e le lacrime della vita.
    Se potessi prendere i tuoi problemi,
    li lancerei nel mare
    e farei in modo che si sciogliessero
    come il sale.
    Ma sto trovando che tutte queste cose
    sono impossibili per me.
    Non posso fermare il tempo,
    costruire una montagna,
    o prendere un arcobaleno luminoso.
    Ma lasciami essere ciò che so essere di più
    semplicemente un amico.
    Anonimo
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      Ruberei

      Se solo ne fossi capace,
      ruberei un paio di ali per farti volare in alto
      e volerei insieme a te.
      Ruberei una stella dal cielo per illuminare le tue notti
      e un raggio di sole per dar calore alle tue giornate.
      Correremo insieme su un bel prato
      e ruberei alla terra un fiore profumato per regalarlo a te.
      E se tutto questo non bastasse
      ti porterei al mare
      e ruberei per te il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli.
      Ruberei le sette note musicali
      e anche il pentagramma per dedicarti canzoni e melodie
      mai ascoltate prima e che ti apparterrebbero per sempre.
      Ruberei i colori dell'arcobaleno
      per colorarti con colori nuovi
      e ti regalerei i miei occhi per farti vedere il mondo come lo vedo io
      e allora capiresti che sei tutto quello che voglio
      e che... ti ruberei.
      Anonimo
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        Scritta da: Elisabetta

        Il girotondo delle maschere

        È Gianduia torinese
        Meneghino milanese.
        Vien da Bergamo Arlecchino
        Stenterello è fiorentino.
        Veneziano è Pantalone,
        con l'allegra Colombina.
        Di Bologna Balanzone,
        con il furbo Fagiolino.
        Vien da Roma Rugantino:
        Pur romano è Meo Patacca.
        Siciliano Peppenappa,
        di Verona Fracanappa
        e Pulcinella napoletano.
        Lieti e concordi si dan la mano;
        vengon da luoghi tanto lontani,
        ma son fratelli, sono italiani.
        Anonimo
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          Scritta da: A B
          Come foglie...
          agitate dal sopraggiungere del vento,
          malinconiche in quest'ultima danza di vita,
          sono i miei pensieri.
          Nell'attesa di staccarsi dal loro sicuro ancoraggio,
          un brivido muto le fa svolazzare sbarazzine
          per planare silenziosamente a coprire la terra.
          Come foglie i miei pensieri...
          si adagiano su questo foglio
          nell'attesa di ingiallire
          come antica sapienza.
          Anonimo
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            Scritta da: Cristallina
            La memoria è assenza di fantasia.
            Tutto quello che si ricorda, tutto quello che si vive ogni
            giorno uccide l'immaginazione.
            I ricordi sono meravigliosamente tuoi
            nessuno li può inventare.
            Li puoi rivivere ogni volta come fosse la prima
            e allora viene stimolata la fantasia
            solo allora
            li puoi rendere nuovi
            e quando li esponi
            ti esponi
            e comprendi la tua pena
            che per vocazione poetica non puoi avere che un pubblico
            e invece cercavi dei complici.
            Anonimo
            Composta giovedì 26 marzo 2015
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              Scritta da: anonimo61

              Le parole che non leggerai mai

              Poco tempo ancora è passato
              e nella mia mente nulla ho dimenticato
              si dice che il tempo cancelli i ricordi
              o almeno li renda velati,
              ma quello che tra noi c'è stato
              niente e nessuno cancellare potrà mai,
              i tuoi occhi,
              il tuo sorriso,
              il tuo amore vero,
              i giorni con te passati,
              uno squarcio mi si è aperto nel cuore
              una ferita che porterò dentro
              e con essa un gran dolore,
              tutto mi riporta a te
              tutto mi parla di te,
              vorrei che capissi i miei silenzi
              e poter riuscire a farti guardare il vuoto che ho dentro,
              l'orgoglio, l'odio, ci ha rovinto,
              io non ti ho mai tradita,
              e nemmeno il pensiero ho sfiorato
              ti avevo giurato con te o con nessuna
              ti sembrerà strano, forse non crederai
              un giorno mi auguro di reincontrarti
              e coi tuoi occhi guarderai
              che quest'uomo, il giuramento ha mantenuto
              nonostante tu non mi hai creduto,
              e mentre scrivo
              la gola è stretta in una morsa, mi attanaglia,
              stringe forte, fino a togliere il fiato,
              vago senza una meta
              i miei occhi ormai spenti
              non godranno mai più della tua luce,
              queste parole son dettate dal cuore
              non dalla mente,
              che ormai spenta
              nulla immagina, nulla pensa,
              ma tutto è fatto ormai
              e queste, lo so bene,
              sono parole che non leggerai mai
              ti amo forever.
              Anonimo
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