Il "sembrare" è un verbo che favorisce l'orientarsi del parere di molte persone, poiché ne favorisce ampia descrizione nelle valutazioni, è un verbo che fa generare discussioni, ma aiuta anche a socializzare, inoltre ci dà la possibilità di liberare fantasie personali nei vari punti di vista.
Spesso le cicatrici non sono belle da vedere, ma danno il senso del vissuto di chi ha passato tra sofferenze e ruvidi percorsi, non conta apparire ma essere visibili a se stessi, per quello che si è con tutta la caratura e l'esperienza di vita.
Dalla quarantena ho avuto la conferma di ciò che pensavo fin da prima. Leggo ovunque che quando finirà tutto tornerete ad abbracciarvi più forte di prima e farete tutto quello che non avete fatto ma... allora il distanziamento sociale non ci ha insegnato niente? Io non ho sentito la mancanza di tutta questa vicinanza, mondanità e neanche di baci e abbracci. Forse perché già partivo da una base mia che non prevedeva il divertimento a tutti i costi o le eccessive effusioni o le strette di mano con chi neanche si conosce e che da sempre reputo eccessive. L'unica distanza che ho sentito come mancanza è stata quella dagli affetti più cari. Per il resto sono riuscita a starmene nel meraviglioso mondo dei fatti miei. E sinceramente di uscire ed avvicinarmi troppo a chiunque non me ne può fregare di meno. Asociale? Forse sì, ma sto bene così! Ecco, ora potete dirmene di tutti i colori.
Col tempo ho imparato a mettermi nei panni delle persone che ho vicino. Auguro a chi legge le mie parole di riuscire a tirare fuori il meglio di sé, sarà una persona saggia e migliore di ieri.