Si, Ines, tutto vero. Essere fedele, specie nel rapporto a due, sembra sia qualcosa fuori tempo e da molti ritenuta irreale. Se si pensasse che a quella persona si è giurata fedeltà, tenendo conto anche della propria dignità non verrebbero attuate quelle storture che spesso portano a situazioni disastrose.
Maria,
la delusione di cui parli è stata la più pesante di quelle che hai già conosciuto, ti auguro di non averne mai più, però l’esperienza mi suggerisce di dirti che, purtroppo, non sarà così. La collezione aumenterà sempre più a cagione della cattiveria umana e, permettimi un consiglio: fai tesoro di quelle accumulate così le prossime non giungeranno alla sprovvista e riuscirai a gestirle certamente meglio e allora, pur colpita, il dolore sarà meno penetrante.
Con simpatia.
Sir Jo Blach,
la tua espressione del commento n° 5 … chi vive nel continuo disagio…mi ha riportato indietro nel tempo – negli anni della seconda, torbida guerra mondiale – quando la fame, la malaria, la tubercolosi ecc. la facevano da padroni, quando le donne scalze e con qualche cencio addosso, qualche vecchio o apparente tale curvo per il peso dei malanni sulle spalle, ragazzi con la mano stesa in posa di elemosina per un fico secco ma ancor di più quelle donne vestite in nero per la morte in guerra del marito o di qualche figlio che piangevano pianto silente, ancora giovanissime ma che mostravano, per dirla alla Manzoni, una età avanzata ma non trascorsa ebbene, in quelle situazioni miserevoli l’amore per il prossimo lo si viveva continuamente nei piccoli gesti di ogni giorno. Poveri tra i poveri che dividevano con altri poveri il poco pane che ci offriva “ La tessera “ (documento che ci consentiva il ritiro di 100 gr. di pane pro capite al giorno.) Non mancavano, nel contesto di questa situazione devastante, però, gl’inni, rivolti alla Vergine Santissima affichè cessassero i rigori di quel triste periodo. Ecco che quello che dici nella ultima riga del commento cui sopra rispecchia quanto in effetti i cuori della povera gente riescono a fare.
A me pare William Shakespeare - sembrerebbe volesse dire che tutte le realltà prima ancora che si conoscano sono idee che ci frullano in testa.
Forse l'opposto della frase cui fa riferimento il commento. Il mio è frutto di una mente povera e non certo accostabile al Grande Shakespeare.
Se ti riferisci alla salute non ho che dirti che sei nel giusto. Infatti i beni, le ricchezze in genere ,non risolvono alcun problema di isalute tant'è che anche i super ricchi fanno la stessa fine di me povero.
Con stima
Grazie a te, Margherita.
Desidero replicare solo per dire che la donna, in effetti, non va vista sotto il solo profilo bellezza in quanto a volto o corpo in genere ma nel complesso delle sue molteplici qualità. Ho molta stima della donna perchè penso a mia MADRE ed ogni donna è madre.
Un saluto cordiale.
Maria, Loito ha le sue idee che io rispetto ma vorrei solo pregarlo ad accostarsi al Vangelo perchè solo il Vangelo sa operare veri miracoli sull'uomo. Chi, come te, ad esso si è avvicinato in età giovanile ha certamente vissuto meglio di chi da esso è rimasto distante.
Un saluto.
i siignificati possono essere diversi, non escluso quello che intelligentemente citi.
Con simpatia.
potrebbe essere una verità
Un caro saluto.
la delusione di cui parli è stata la più pesante di quelle che hai già conosciuto, ti auguro di non averne mai più, però l’esperienza mi suggerisce di dirti che, purtroppo, non sarà così. La collezione aumenterà sempre più a cagione della cattiveria umana e, permettimi un consiglio: fai tesoro di quelle accumulate così le prossime non giungeranno alla sprovvista e riuscirai a gestirle certamente meglio e allora, pur colpita, il dolore sarà meno penetrante.
Con simpatia.
la tua espressione del commento n° 5 … chi vive nel continuo disagio…mi ha riportato indietro nel tempo – negli anni della seconda, torbida guerra mondiale – quando la fame, la malaria, la tubercolosi ecc. la facevano da padroni, quando le donne scalze e con qualche cencio addosso, qualche vecchio o apparente tale curvo per il peso dei malanni sulle spalle, ragazzi con la mano stesa in posa di elemosina per un fico secco ma ancor di più quelle donne vestite in nero per la morte in guerra del marito o di qualche figlio che piangevano pianto silente, ancora giovanissime ma che mostravano, per dirla alla Manzoni, una età avanzata ma non trascorsa ebbene, in quelle situazioni miserevoli l’amore per il prossimo lo si viveva continuamente nei piccoli gesti di ogni giorno. Poveri tra i poveri che dividevano con altri poveri il poco pane che ci offriva “ La tessera “ (documento che ci consentiva il ritiro di 100 gr. di pane pro capite al giorno.) Non mancavano, nel contesto di questa situazione devastante, però, gl’inni, rivolti alla Vergine Santissima affichè cessassero i rigori di quel triste periodo. Ecco che quello che dici nella ultima riga del commento cui sopra rispecchia quanto in effetti i cuori della povera gente riescono a fare.
Forse l'opposto della frase cui fa riferimento il commento. Il mio è frutto di una mente povera e non certo accostabile al Grande Shakespeare.
Con stima
Desidero replicare solo per dire che la donna, in effetti, non va vista sotto il solo profilo bellezza in quanto a volto o corpo in genere ma nel complesso delle sue molteplici qualità. Ho molta stima della donna perchè penso a mia MADRE ed ogni donna è madre.
Un saluto cordiale.
Un caro saluto.
Un saluto.