Agatina Sonaggere

Nella frase "Il poeta comincia dove finisce l'uomo. Il..." di José Ortega y Gasset
Dopo tanta suspense... finalmente sei riuscito
a strapparmi non un sorriso, ma una corposa risata.
Ti ci vedo lassù, nell'alto dei cieli, con folti boccoli dorati,
con una lunga veste colore bianco-azzurro,
piedini nudi e trombetta tra le mani, pronto a suonare
a tutto spiano:  "Il Silenzio".
10 anni e 8 mesi fa
Risposte successive (al momento 11) di altri utenti.
Nella frase "In questo mondo del tempo che passa e..." di Giuseppe Freda
Qualsiasi ricercatore spirituale è alla ricerca
della propria Pace e della propria beatitudine;
poca differenza farà se una volta raggiunta la meta
la strada percorsa è stata questa o quella dottrina,
se ci siamo giunti con l’aiuto di questo
o di quel Maestro. Ormai siamo ben consapevoli
che l’unica verità la possiamo contemplare
solo dentro noi stessi.
Non esiste una verità unica, un'unica via dello Spirito,
ma ne esistono almeno 7 miliardi,
una per ogni uomo sulla terre,
allo stesso tempo però i 7 miliardi di verità
sono unificati da una direzione comune
evidente e incredibilmente semplice!
10 anni e 9 mesi fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "Sono una donna ma mai vissi da donna. Ho sulla..." di Franca Mercadante
Se mi chiedessero "Che donna sei oggi"?
Rifletterei un attimo… poi risponderei.
Io sono unica, come ognuno di noi, sono unica perché Dio mi ha fatta unica al mondo (qualcuno dirà… per fortuna!) Ma posso anche essere una qualsiasi donna che, come la maggior parte delle donne, lavora, fatica, piange e ride, ma che con coraggio affronta i dolori e con rispetto tratta se stessa e gli altri, conservando sempre la propria dignità.
Non ho nulla di perfetto, ma ho il mio essere DONNA.
Sono una donna che ha deciso di difendere le donne, di parlare delle donne. Sono una donna che rifiuta categoricamente l'idea di "donna" che circola da troppo tempo in televisione e in molti altri mezzi di comunicazione.
Ma voi… avete mai visto una donna che abbraccia suo figlio all’uscita della scuola?
Avete mai guardato attentamente una donna che studia?
Avete mai osservato con quanta cura una donna riordina e pulisce?

Vi siete mai stupiti del doloroso e sdegnoso silenzio di una donna che, nonostante le sue difficoltà con mutuo, bollette e spesa, rifiuta "una buona offerta" per non perdere la propria dignità?
Non siete mai rimasti affascinati dalla forza delle parole di una donna quando parla in pubblico?
Vi siete mai chiesti perché la donna traspira in modo così evidente coraggio e forza?
Non c'è una risposta. È un calore che nasce da dentro, un'armonia di pensieri, gesti e parole che un uomo non potrà mai avere. Non me ne vogliano gli uomini… ma siamo diverse in natura. La donna è la terra, è la passione, è la praticità, è l'amore.
Io rifiuto categoricamente l'immagine di donna pigra, facile, in abiti succinti, dedita a dr0ghe e festini, così come è costruita da giornali, siti web, rubriche di gossip, soprattutto in questi giorni. Io mi indigno e mi ribello a questa costruzione mediatica. Nego l'esistenza di una figura fatta di forme senza ragione. Esistono anche queste donne, può essere... ma quante sono rispetto alla popolazione femminile mondiale? Punto semmai il dito sugli uomini che, di tutto ciò fanno il divertimento della loro vita. Una sola parola: "verg0gna"! E mi vengono in mente i versi accompagnati dalla voce severa di Fiorella Mannoia "quel che non ha decenza, mai l'avrà, quel che non ha misura, mai l'avrà.
E quel che non ha giudizio...".
Provo ribrezzo nel leggere le testimonianze di donne che parlano di Autorità che hanno sfruttato la loro posizione per ricattarle. Lo Stato dovrebbe difendere le donne e tutti i cittadini, invece pare che si cibi delle loro disgrazie, che si disseti con tagli ai fondi destinati alle Famiglie, Sanità, Lavoro, Ricerca, Cultura e che ricavi godimento non dall'eventuale riscontro delle proprie abilità di governo, ma da coinvolgimenti nei più beceri e squallidi contesti in cui ci si potrebbe mai imbattere!
Provo pena verso coloro che vedono la donna come un oggetto da toccare, da usare e da esporre… provo pena perché questi uomini si sono persi nella loro vita la vera bellezza delle donne… I loro sguardi, la loro dolcezza, la loro forza, il loro amore, la loro capacità di rialzarsi, sempre, di rinascere anche dopo la più terribile tempesta, di sorridere al proprio figlio anche dal letto di un ospedale. Da soli, questi uomini, si sono privati della comprensione di una delle cose più grandi di questo mondo: l'essere donna.
Perché sto scrivendo? Perché ho ascoltato le urla di Pina dietro al camion di tedeschi che portava via suo marito e poi la fuci-lata successiva… ho guardato Freda dipingere il suo ultimo capolavoro. Ho provato fierezza di essere donna nel leggere la biografia di Maria Montessori... E ho pensato che dovevo parlare… che dovevo raccontare chi è la DONNA.
Ho pensato a Miriam, che in un povero paese del Terzo Mondo lavora da anni curva nelle risaie ogni giorno… ma la sua schiena riesce ancora a prendere in braccio i suoi dieci figli. Ho pensato a tutte le donne che ogni giorno accompagnano i figli a scuola e vanno a lavorare, poi tornano a casa con la spesa e le cassette d'acqua, cucinano, lavano, stirano, ma si prendono sempre cura dei figli e del marito, con il loro affetto e la loro onestà; ho pensato alle donne che figli non ne hanno e non ne possono avere… e la loro gioia più grande è quando ricevono la telefonata tanto attesa… Ho pensato a quella donna che riceve a casa la visita di un ufficiale che le porta la notizia più triste della sua vita… Ho pensato alle donne che vivono da sole pur di non scendere a compromessi e che la sera quando tornano a casa hanno voglia di piangere ma si rialzano subito. Ho pensato alle donne vessate dagli uomini… sfruttate dagli uomini... Ho pensato alle donne che amano. Ho pensato ad Anna Magnani, che al truccatore che voleva nasconderle le rughe disse: "Lasciamele tutte, ci ho messo una vita a farmele", difendendo il nostro diritto ad invecchiare. Ho pensato alle 129 operaie della Cotton di New York bruciate vive l'8 marzo 1908 perché protestavano contro le inumane condizioni di lavoro. Ho pensato a Ingrid Betancourt, a Evita Peròn e a Maria Skłodowska Curie, chimica e fisica polacca. Ho pensato alle grandi donne della storia e poi ho pensato alle mie amiche… a quanto siamo diverse, ma a quanto il coraggio, la dignità, il rispetto, la consapevolezza dell’amore per la vita, ci uniscono. E ho creduto e credo fermamente, che nel mondo ci siano tantissime vere donne… e che anche io le avrei offese con il mio silenzio, se oggi non avessi condiviso così il mio pensiero.
Per questo motivo desidero invitare tutte le donne ad essere carro trainante forte, deciso, amorevole per la società di oggi; ad avere coraggio, sempre! A stare vicino alle donne più fragili, ad avere la forza di parlare, denunciare ed agire andando sempre a testa alta, le esorto a diffondere con parole e fatti la vera essenza di cui siamo fatte.
E invito gli uomini a guardare le donne con signorilità, con rispetto, con intelligenza e stima.
Ricordate…
Si visi amari, ama. (lat.: se vuoi essere amato, ama).
(A. M. C.)  *****  

P.S. Scusa la lunghezza dell'articolo Franca.
10 anni e 9 mesi fa
Risposte successive (al momento 3) di altri utenti.
Nella frase "È sbagliato pensare che il compito della..." di Niels Henrik David Bohr
Pino, Uffaaa...
Ti rendi conto che in questo periodo,
metà della popolazione italiana è in ferie?
E poi, col caldo che fa, dai...
ci vuole una bella forza
e concentrazione mentale...
Che ne dici se rimandiamo i commenti
alla riapertura delle scuole,
cioè a Settembre? :)


«la Scienza senza religione è zoppa
e la Religione senza Scienza cieca».

(A. Einstein)
10 anni e 9 mesi fa
Risposte successive (al momento 3) di altri utenti.
Nella frase "Non mi piace Nietzsche perché ama la..." di Bertrand Russell
(...)
Ci sono storie che iniziano con "c'era una volta", ma non ora.
Questa inizia prima con un "C'E'" una volta: c'è una volta in cui ti guardo negli occhi, come se fosse la prima e vedo cose che nessun figlio deve sapere. Vedo una storia di non detti e di esperienze, che resteranno le tue, ma hanno segnato le pieghe del tuo sorriso. E questo, è il momento in cui non sono tua figlia/o, ma quello che io sono: il terapeuta che guarda oltre gli occhi.
Il terapeuta che aspetta oltre il sorriso del "buon giorno", quello felice del "ora va tutto bene", che permette ad entrambi di andare per la propria strada.
Ma non sono il tuo terapeuta, sono tua figlia/o, e come tale posso dirti, che anche se infu*ria la temp*esta, siamo qui insieme a guardare il cielo e: "ora, va tutto bene".

C'è una volta in cui un figlio guarda suo padre e vi scopre un fratello, più che una persona. Si trova che la scelta di fare una stessa strada, anche se non ci fa sedere di fianco, ci fa sedere allo stesso modo. E questo è sufficiente per dirimere ogni apparente distanza, ed ogni idea che uno sia venuto prima dell'altro. Siamo qui insieme e ogni giorno festeggiamo questo trovarci e ritrovarci oltre i limiti conosciuti. Anche se ciascuno prende la sua strada, non saremo mai lontani.
È così che so, che va tutto bene.

C'è una volta, papà, te lo dicevo, in cui non si è più figli. Un giorno in cui la linea di confine da ieri a oggi celebra il momento in cui puoi essere madre o padre, puoi essere sposa o sposo, ma non sei più figlio. Sei solo, e sei il re di te stesso. Quel giorno, è il giorno in cui smetti di cercare perché hai trovato. Il giorno in cui vai, solo per andare. Perché va tutto bene: tutto è giusto e perfetto.

Ogni giorno, da allora in poi, scopri che è così...
anche se poi... c'era una volta,
che mi cantavi le canzone di Antoine. E mi chiedevo:
"a che età si chiede se si ha l'età per cercare la felicità?
E ora che so che la risposta è "ora", ed anche che la felicità è qui, per una volta non ti aspetterò tornare.
Per una volta ti chiedo di lasciarti andare e mangiare in libertà questo frutto che meriti, e che sono sicura sia molto digeribile!
ti chiedo (in grazia dell'Ora e della tua età) e soprattuto ti auguro di restare sempre in viaggio, in quel paese "che si chiama verità", e di non smarrire mai il coraggio, perché la bontà, è talmente tua che non ti mancherà mai. Come il mio infinito amore, ovunque io sia.
Ti voglio bene e dato che c'è un momento in cui, come dicevo, non si è più figli, oggi lascerò che le tue parole siano sulle mie labbra, non per la buona notte, ma per un buongiorno di...
(...)
10 anni e 10 mesi fa
Risposte successive (al momento 255) di altri utenti.