Frasi umoristiche preferite da Anna Volpi

Questo utente ha frasi preferite anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: dolce bimba
Avvocato: Dottore, prima di eseguire l'autopsia, ha controllato la presenza del battito cardiaco?
Testimone: No.
Avvocato: Allora ha controllato la pressione del sangue?
Testimone: No.
Avvocato: Ha controllato se respirasse?
Testimone: No.
Avvocato: Allora è possibile che il paziente fosse vivo quando ha cominciato l'autopsia?
Testimone: No.
Avvocato: Come può esserne così sicuro, dottore?
Testimone: Perché il suo cervello era in un contenitore sulla mia scrivania.
Avvocato: Ma è tuttavia possibile che il paziente possa essere stato ancora vivo?
Testimone: Sì, è possibile che fosse vivo e che stesse facendo l'avvocato da qualche parte!
Vota la frase umoristica: Commenta
    Scritta da: prosdocimo
    Cappuccetto Rosso va a portare da mangiare alla nonna che è ammalata nel bosco.
    - Nonna! Nonna! Che occhi grandi che hai!
    - È per vederti meglio, Cappuccetto mio.
    - Nonna! Nonna! Che naso lungo che hai!
    - È per odorarti meglio, Cappuccetto mio!
    - Nonna! Nonna! Che orecchie lunghe che hai!
    - A Cappuccè, sei venuta a portare da mangiare o a rompere i cojoni?
    Vota la frase umoristica: Commenta
      Scritta da: Paolo Broni
      Un poliziotto parla alla radio:
      - Sergente, siamo arrivati sulla scena del delitto.
      - Qual è la situazione?
      - Una donna ha ucciso il marito. Gli ha dato 35 pugnalate, gli ha sparato due volte e poi, dopo averlo decapitato, ha bruciato il suo cadavere.
      - Cavoli! E che ragione ha dato per il suo crimine?
      - Ha detto che il marito aveva camminato sul pavimento mentre lei lo stava lavando.
      - Siete riusciti ad arrestarla?
      - Non ancora, stiamo aspettando che il pavimento si asciughi.
      Composta sabato 9 maggio 2015
      Vota la frase umoristica: Commenta
        Scritta da: Paolo Broni
        Un uomo soffre continuamente di tremendi mal di testa. Va da un medico che gli dice che è una ipersensibilità dei testicoli e che l'unica cura possibile è toglierli. L'uomo chiaramente va a sentire altri medici ma tutti gli confermano che l'unica maniera di far passare i mal di testa è di togliere i testicoli. L'uomo cerca di resistere ma dopo un po' si rende conto che non è più possibile andare avanti e decide di fare l'operazione. Quando esce dall'ospedale, si sente un altro, leggero, fresco, senza mal di testa, e allora si dice "Non pensiamoci più, Oggi comincia una nuova vita. Voglio cambiare tutto attorno a me."
        Per prima cosa va in un grande negozio di abbigliamento e dice al commesso che si vuol vestire da capo a piedi.
        Il commesso lo scruta e dice: "Come giacca le serve una 54 e dei pantaloni del 58."
        "Bravo" dice l'uomo "è proprio la misura giusta."
        "Cosa vuole signore, sono trent'anni che faccio questo mestiere. Per le scarpe direi un 43 pianta larga e per la camicia ci vuole una 44."
        "Bravissimo! Lei ha un grande occhio."
        "Grazie, ma come le ho già detto ho moltissima esperienza. Per la canottiera direi una XL e infine per gli slip una sesta misura."
        "Qui l'ho colta in fallo! Io di slip porto la quarta."
        "Le dico che lei dovrebbe portare la sesta."
        "Io ho sempre portato la quarta!"
        "Lei può portare la misura che vuole, ma se porta la quarta gli slip le stringono i testicoli e poi le vengono dei tremendi mal di testa."
        Composta sabato 16 maggio 2015
        Vota la frase umoristica: Commenta
          Scritta da: Paolo Broni
          Un poliziotto ferma un'automobilista:
          Donna: Cosa succede agente?
          Agente: Ha superato il limite di velocità, signora.
          Donna: Ma davvero?
          Agente: Mi fa vedere la patente, per favore?
          Donna: Mi dispiace, non ce l'ho.
          Agente: Come, non ce l'ha?
          Donna: Me l'hanno ritirata 4 anni fa, per guida in stato di ubriachezza.
          Agente: Ah. Mi faccia vedere il libretto della macchina.
          Donna: Non so dove sia. Vede, questa non è la mia macchina, l'ho rubata.
          Agente: L'ha rubata?
          Donna: Sì. E ho ucciso il proprietario, e poi l'ho fatto a pezzi.
          Agente: Ha fatto a pezzi il proprietario?
          Donna: Perché, non mi crede? I pezzi sono in un sacco nel bagagliaio. Aspetti che glieli faccio vedere.
          L'agente corre alla propria auto e chiama la centrale, spiega la situazione e pochi minuti dopo arrivano altri agenti e il capo della polizia, che si avvicina alla donna e dice:
          Capo: Vuole scendere dall'auto signora?
          La donna scende.
          Capo: Il mio agente dice che lei ha ucciso il proprietario dell'auto, l'ha fatto a pezzi e messo i pezzi nel bagagliaio.
          Donna: Ucciso? Io? Chi?
          Capo: Può per favore aprire il bagagliaio?
          La donna apre il bagagliaio. Vuoto.
          Capo: Il mio agente mi dice che lei ha rubato questa auto.
          La donna prende i documenti dell'auto, che sono perfettamente in ordine.
          Capo: l'agente mi dice anche che lei non ha la patente.
          La donna apre il portafogli e gli dà la patente.
          Il capo della polizia la guarda, perplesso, poi la restituisce e dice: "Mi scusi, sa, ma il mio agente mi aveva detto che aveva ucciso il proprietario dell'auto, l'aveva fatto a pezzi, rubato l'auto e che non aveva la patente.
          Donna: Ma certo! E magari anche che avevo superato il limite di velocità!
          Vota la frase umoristica: Commenta
            Scritta da: Paolo Broni
            Per pranzo avevo mangiato tre piatti di fagioli, anche se non avrei dovuto.
            Quella sera quando tornai a casa mio marito mi accolse tutto allegro: "Cara, stasera per cena c'è qualcosa di speciale!" Mi bendò e mi portò in sala da pranzo. Mi sedetti e, proprio mentre stava per togliermi la benda, suonò il telefono. Allora mio marito mi fece promettere che non mi sarei tolta la benda finché non fosse tornato e andò a rispondere. Mentre aspettavo sentivo i fagioli che continuavano ad agitarsi, e ben presto la pressione diventò insopportabile. Mio marito stava ancora parlando al telefono per cui approfittai dell'occasione e ne mollai una colossale. Non solo rimbombò, ma puzzava come un camion di letame che passava davanti ad una pattumiera piena. Presi il tovagliolo e sventolai ben bene, Poi mi piegai dall'altra parte e ne mollai altre tre. La puzza era peggio del cavolo cotto. Sentivo mio marito nella stanza accanto che stava ancora parlando al telefono per cui continuai a sganciare bombe atomiche per qualche minuto. Il piacere era incredibile! Sentii una espressione di beatitudine dipingersi sul mio volto. Alla fine udii che mio marito stava salutando e dissi addio al mio momento di libertà. Rapidamente sventolai ancora un po' col tovagliolo e feci una faccia serena e innocente. Mio marito rientrando si scusò per averci messo tanto a rispondere e mi chiese se avessi sbirciato sotto la benda. Dissi di no. Allora mi venne dietro e me la tolse, e io vidi dodici invitati attorno al tavolo, che si tappavano il naso e cantavano "Buon compleanno a te, buon compleanno a te..."
            Composta venerdì 3 luglio 2015
            Vota la frase umoristica: Commenta