Lettera a Sofia


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...mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.
E noi qui, in Italia, in barba alla storia ed ai buoni precetti, ci sciacquiamo la bocca di essere più civili rispetto a quei tempi, ma da perfetti incivili ci adoperiamo barbaricamente a ... [segue »]
Composto venerdì 21 dicembre 2012

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    Riferimento:
    Lettera a Sofia è tratta dal mio libro "Lacrime e sorrisi". Pellegrini Editore - Cosenza 2014

    Commenti

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    postato da , il
    La seconda pagina della Lettera a Sofia invece di riportare il testo originale delle parole, scritte in lingua greca, rappresenta numeri. Sarebbe giusto che la Redazione, oltre a dare più spazio agli scrittori, riportasse gli scritti in forma originale. Gino Ragusa Di Romano
    1
    postato da , il
    La LETTERA A SOFIA sopra riportata è incompleta a causa dello spazio offerto dal sito. La lettera, chi ne ha interesse, la può leggere in altri siti.

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