Scritto da: Robertyna Superbyna

Jane Eyre

Capitolo: XXIII

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...qui con te fino al mattino, Jane".
"Anch'io", pensai. E forse lo avrei detto ma un lampo livido e accecante guizzò fuori da una nube, seguito da uno schianto, un fragore, e rimbombò vicinissimo il tuono; pensai solo a nascondere gli occhi abbagliati contro la spalla del signor Rochester.
La pioggia scrosciò improvvisa. Egli mi spinse in fretta lungo il viale, attraverso il parco, fino a casa; ma eravamo già inzuppati prima di raggiungere la soglia. Mentre mi stavo togliendo lo scialle e scuotendo l'acqua dai capelli scarmigliati, la signora Fairfax uscì dal suo salottino. Dapprima non la vidi, né la vide il signor Rochester. La lampada era accesa. Il pendolo suonò mezzanotte.
"Affrettati a toglierti gli abiti bagnati", mi disse lui, "ma, prima che tu vada, buona notte... buona notte, mia cara".
Mi baciò più volte.

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    Scritto da: Robertyna Superbyna

    Commenti

    5
    postato da , il
    È una storia che può essere vera, e questo mi innamora di "Jane Eyre" anche dopo l'ennesima lettura...
    4
    postato da , il
    il mio libro preferito!
    3
    postato da , il
    Davvero bellissima.. cm tutto il racconto e il XXIII capitolo, dove l'amore è sovrano assoluto...
    2
    postato da , il
    questo libro mi ha fatto innamorare dell'amore... =)
    1
    postato da , il
    strepitosa...adoro rochester,adoro jane eyre...

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