Scritto da: Silvana Stremiz
Chi a l'ha nen cura du su caval a merita d'andé s pè.
Chi non ha cura del suo cavallo, merita di andare a piedi.
Commenta
Chi a l'ha nen cura du su caval a merita d'andé s pè.
Chi non ha cura del suo cavallo, merita di andare a piedi.
Per fe' 'n caval ai van tre cose: na cavala, na stalun e'd la biava.
Per fare un cavallo ci vanno tre cose: una cavalla, uno stallone e della biada.
Ij previ a l'an set man per pijè e un-a per per dé.
I preti hanno sette mani per prendere e una per dare.
A ten l'anima cui dent.
Tiene l'anima coi denti (persona debole o di salute cagionevole.
Chi cuntra a Dio a tira, na pera ij turna an testa.
A chi tira contro Dio, una pietra gli torna in testa.
Dio a 'l a in mulin ca mola adasi ma fin.
Dio ha un mulino che mola adagio ma fino (in senso figurato).
La lengua al'à gnun os ma causa ij mal pi gros.
La lingua non ha ossa ma causa i mali più grossi.
Dio a manda 'l freid a secunda del mantel.
Dio manda il freddo a seconda del mantello.
Nosgnur a le man lunghe.
Nostro Signore è molto potente.
Chi ramassa 'a cà au scur, ramassa via la furtun-a.
Chi scopa la casa al buio, scopa via la fortuna.