Scritto da: Elisabetta
Tè 'na lengue ch'tajì e cuc'.
Ha una lingua che taglia e cuce.
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Tè 'na lengue ch'tajì e cuc'.
Ha una lingua che taglia e cuce.
Ul trop rit, al finis in pianc.
Il troppo ridere può finire col piangere.
Vicchie e frastir'sa vand'.
Vecchi e forestieri si vantano.
Vulè la scarpa ond'e la ssogna san'.
Voler la scarpa unta e la sugna sana.
Vign'e ort'òmmen'mort'.
Vigna e orto, uomo morto.
Chi fila e fa filare, buona massaia si fa chiamare.
La luna settembrina sette lune si trascina.
Per l'Assunta l'oliva è unta.
Se il grappolo è serrato il vino è assicurato.
Di maggio ciliege per assaggio, di giugno ciliege a pugno.