Scritto da: Silvana Stremiz
Val più un'oncia di sorte, che cento libbre di sapere.
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Val più un'oncia di sorte, che cento libbre di sapere.
Chi confessa la sorte, nega Dio.
La sorte è come uno se la fa.
Chi vuole essere discreto, celi il suo segreto.
Servo d'altri si fa, chi dice il suo segreto a chi non lo sa.
Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.
Serva tornata non fu mai buona.
Casa fatta, possession disfatta.
Avaro agricoltor non fu mai ricco.
A San Martino la sementa del poverino.