Scritta da: Patrizia Ferrari
Ehi ma ci sei
dove ti eri nascosto fino ad oggi?
nelle pieghe dure della vita?
hanno massacrato anche te?
tra i miei tanti guai
sei spuntato
solo meravigliosamente spuntato
un delirio di emozioni
crollate le mie certezze
le mie convinzioni
qualcosa dentro si è smosso
il cuore deluso
ha ricominciato a battere
vedendo solo gioia
quella che mi hanno donato
le tue braccia.
Le ricordo sai?
oh se le ricordo.
La loro stretta non va via
ancora mi tengono
ancora mi scaldano
hai stretto così forte
che il ricordo non cessa
e ancora me le sento addosso.
tolgo il maglione quando le sento
sulla mia pelle
anche se tu non ci sei.
Ti lascio i tuoi tempi
io sono qui
ti aspetto
non scappo
non scappo dall'amore
pulito
non scappo dai tuoi occhi
tu
non scappare dai miei
non scappare da quello che riesco a dare
da quello che voglio dare.
Ho un cuore generoso d amore
c'è chi se ne è approfittato
ma il mio
non perdona.
È un difetto lo so.
Perdono mille volte
ma
arriva anche l ultima
e allora
si che è finita
e castiga
crudele anche
tanto quanto ha dato.
Se vorrai
il mio domani è tuo
lo so tu non ci credi
la tua esperienza non ti fa sperare
la mia mi accompagna
e mi dà fiducia.
Grazie per quella dolcezza
grazie per aver dormito nel mio letto
una notte in più di una.
grazie per avermi donato i tuoi occhi
quello sguardo
che non va via
dalla mia memoria.
Ti aspetterò.
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    Scritta da: Patrizia Ferrari

    Illusioni

    L'ufficio ha chiuso lo sportello
    alle illusioni.
    Sono pregate di non ripassare.
    Non sono gradite.
    Stanze chiuse e piene di polvere
    sono ormai questi uffici.
    Una sottile nebbia di fumo
    penetrante, odorosa, disgustosa.
    L'aria che circonda il custode
    il custode del cuore
    quello col fucile in mano
    colui che nessuno lascia passare
    si accende l ennesima sigaretta
    col dito sul grilletto della pistola.
    Fuori le illusioni
    speranzose
    ma quasi rassegnate
    da tempo non riescono più
    ad entrare
    ma c'è strada da fare
    e loro
    non mollano.
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      Scritta da: Patrizia Ferrari
      La mia anima chiama
      nessuno risponde
      Sai quel sorriso amaro che sa tanto di te
      mi logora
      Esce dalle mie vene miele
      mangio farfugli di vita
      Mi abita dentro l amore
      ma muore ogni giorno
      in un agonico straziante impulso
      Queste mani di cartapesta
      scelgono il sale da portare al volto
      per confonderlo con le lacrime
      che non riesco a versare
      Ti ricordi il salice?
      piange ancora? mi accompagna
      tra gli scogli imbruttiti dal vento
      che non sanno di esistere
      come me.
      In una filastrocca da raccontare.
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