Scritta da: Marisa Zabagli

Sei...

Sei... il passo di danza mai osato,
il bicchiere vuoto trasparente di ricordi, il canto nostalgico di un tenore stanco, il mio nido... disabitato dopo te.
Sei... finestra spalancata negli androni vuoti
matita che traccia segni di me, voce antica, fantasma vagante nel castello della memoria, testardo ricordo fracassato di baci, mentre tento di non essere me.
E sei ancora... amore storpio che respira a fatica, a cui tolgo il respiratore inutilmente.
Sei, al di là del tempo, diamante lucente, perso da un pensiero sbadato, nel grigiore del mediocre quotidiano.
Perché tu sei... E non c'è posto per nient'altro.
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