Poesie inserite da Rea

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Scritta da: Rea

Sei tu

Il mio amore sei tu,
la mia vita sei tu,
il mio pianto sei tu,
il mio sorriso sei tu.

Chi bacio sei tu,
la mia ansia sei tu,
il mio sole sei tu,
la mia notte sei tu.

Chi voglio sei tu,
chi scelgo sei tu,
la mia casa sei tu,
il mio domani sei tu.

Il mio profumo sei tu,
la mia aria sei tu,
la mia fede sei tu,
il mio peccato sei tu.
Composta martedì 7 settembre 2010
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    Scritta da: Rea
    Nella tua eterna veglia,
    tu ascolti i miei passi che s'avvicinano,
    mentre la tua letizia si raccoglie
    nei primi albori del mattino
    ed erompe nell'esplosione di luce.
    Più mi accosto a te, più profondo diventa
    il fervore nella danza del mare.
    Il tuo mondo è uno spruzzo di luce
    che si diffonde, colmandoti le mani,
    ma il tuo cielo è nel mio cuore segreto;
    esso schiude lentamente
    le sue gemme in timido amore.
    Composta lunedì 6 settembre 2010
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      Scritta da: Rea

      Il tuo sorriso

      Toglimi il pane, se vuoi,
      toglimi l'aria, ma
      non togliermi il tuo sorriso.

      Non togliermi la rosa,
      la lancia che sgrani,
      l'acqua che d'improvviso
      scoppia nella tua gioia,
      la repentina onda
      d'argento che ti nasce.

      Dura è la mia lotta e torno
      con gli occhi stanchi,
      a volte, d'aver visto
      la terra che non cambia,
      ma entrando il tuo sorriso
      sale al cielo cercandomi
      ed apre per me tutte
      le porte della vita.

      Amore mio, nell'ora
      più oscura sgrana
      il tuo sorriso, e se d'improvviso
      vedi che il mio sangue macchina
      le pietre della strada,
      ridi, perché il tuo riso
      sarà per le mie mani
      come una spada fresca.

      Vicino al mare, d'autunno,
      il tuo riso deve innalzare
      la sua cascata di spuma,
      e in primavera, amore,
      voglio il tuo riso come
      il fiore che attendevo,
      il fiore azzurro, la rosa
      della mia patria sonora.

      Riditela della notte,
      del giorno, delle strade
      contorte dell'isola,
      riditela di questo rozzo
      ragazzo che ti ama,
      ma quando apro gli occhi
      e quando li richiudo,
      quando i miei passi vanno,
      quando tornano i miei passi,
      negami il pane, l'aria,
      la luce, la primavera,
      ma il tuo sorriso mai,
      perché io ne morrei.
      Composta lunedì 6 settembre 2010
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        Scritta da: Rea

        Ode al giorno felice

        Questa volta lasciate che sia felice,
        non è successo nulla a nessuno,
        non sono da nessuna parte,
        succede solo che sono felice
        fino all'ultimo profondo angolino del cuore.

        Camminando, dormendo o scrivendo,
        che posso farci, sono felice.
        sono più sterminato dell'erba nelle praterie,
        sento la pelle come un albero raggrinzito,
        e l'acqua sotto, gli uccelli in cima,
        il mare come un anello intorno alla mia vita,
        fatta di pane e pietra la terra
        l'aria canta come una chitarra.

        Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
        tu canti e sei canto,
        Il mondo è oggi la mia anima
        canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
        lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
        essere felice,
        essere felice perché si,
        perché respiro e perché respiri,
        essere felice perché tocco il tuo ginocchio
        ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
        e la sua freschezza.
        Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
        con o senza tutti, essere felice con l'erba
        e la sabbia essere felice con l'aria e la terra,
        essere felice con te, con la tua bocca,
        essere felice.
        Composta lunedì 6 settembre 2010
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          Scritta da: Rea

          Voglia

          È di inverno che,
          accanto ad un caminetto,
          seduta su un divano,
          con la pioggia alle finestre,
          il caldo abbraccio di un uomo
          ti rende viva.
          E quando piangi di notte,
          senza far rumore,
          lui è lì, accanto a te
          che ti bacia le lacrime.

          Ho già voglia di te
          la mattina nel letto,
          e mi manchi da bloccare il respiro
          quando non ci sei:
          ho voglia di abbandonare tutto,
          di scappare via,
          di sperimentare strade nuove.

          Ho voglia di te
          quando vedo due occhi che si baciano
          e due mani che si cercano,
          i bambini che sorridono
          e le onde che si infrangono.

          Ho voglia di te...

          Ho voglia del tuo respiro addosso
          mentre fai l'amore.
          Ho voglia di dimenticare,
          amare e assaporare ogni momento
          insieme a te.

          Ho sempre più voglia
          di te.
          Composta lunedì 6 settembre 2010
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            Scritta da: Rea

            Dove sei

            Dormo in un letto troppo grande
            e quando lo guardo mi sento sola,
            mi piacerebbe riempirlo di te,
            col tuo profumo che è il più dolce che c'è.

            Dormire accanto a te sarebbe un sogno,
            ti guarderei tutta la notte,
            studierei i tuoi muscoli rilassati,
            conterei tutti i nèi che hai sul corpo
            e li scruterei come fossero stelle in cielo.

            E al mattino essere baciati dal sole,
            quei raggi che ti raggiungono
            trapassando una finestra
            e che disegnano l'ombra del tuo corpo sopra un muro
            ed io mi perdo in te.

            Ma anche oggi ho sognato ad occhi aperti,
            stringendomi le lenzuola attorno come un abbraccio,
            ma solo con te, ti giuro, lo farei...
            Dimmi dove sei.
            Composta lunedì 6 settembre 2010
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              Scritta da: Rea

              Apparentemente

              Avrei voluto un altro ragazzo,
              avrei voluto un altro amore,
              magari un po' più bello
              e che mi somigliasse un po'.

              Avrei voluto un ragazzo
              dalla faccia pulita,
              con gli occhi dolci e un'aria tenera:
              quello che lui sembrava,
              apparentemente.

              Da un altro mi sarei fatta rubare l'innocenza
              come accade col primo amore,
              mi sarei fatta strappare i segreti
              della mia prima intimità.
              Gli avrei insegnato che peccare insieme
              non è punibile se ci si vuole davvero bene:
              quello che lui capiva,
              apparentemente.

              Amore, amore, orsacchiotto mio
              un altro uomo ha preso il posto tuo.
              Amore, amore, orsacchiotto mio
              vorrei ci fossi tu nel letto mio.

              Avrei voluto gioire al pensiero di diventare madre,
              ma lui non voleva,
              con lui non si poteva.
              Avrei voluto diventare sposa,
              ma l'abito bianco non gli faceva più effetto.
              Composta sabato 28 agosto 2010
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                Scritta da: Rea

                Sarà...

                Sarà quell'aria da smorfioso,
                quell'occhietto scuro e furbo,
                sarà sicuramente così.
                Sarà quella bocca un po' ribelle,
                l'abbronzatura della pelle
                e il profumo strabiliante.
                Sarà quel modo di atteggiarsi,
                di muoversi, di ondeggiarsi...
                Sarà il modo di vestirsi,
                di riabbottonare i jeans.
                Lui mi cresce dentro come la sete:
                una sorgente che vuole e non vuole darsi.
                È lui che tiene in pugno la mia esistenza,
                è lui che mi fa impazzire e perdere la pazienza.
                È lui che conosce ogni centimetro del mio corpo,
                è lui che si avvinghia su di me come un polpo.
                È sempre lui che mi scorre nelle vene
                e che mi fa passare le peggiori pene.
                Sarà che con lui si può parlare,
                gli si possono raccontare le cose,
                dalle più strane alle più maliziose.
                Sarà quel suo sorrisetto dispettoso
                e il modo di pensare un po' ingiurioso.
                Composta martedì 17 agosto 2010
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                  Scritta da: Rea
                  La mia amica si siede di nuovo sui gradini,
                  quelli davanti alla chiesa,
                  proprio come un anno fa.
                  Ricordo che lei faceva già l'amore.
                  Ora la guardo e non capisco
                  cosa le sia successo al cappotto.
                  Mi accenna un sorriso,
                  ha le lacrime agli occhi,
                  ma io non capisco.
                  Apre il cappotto e mi prende la mano,
                  l'appoggia sulla pancia e
                  mi dice che sarà mamma.

                  È arrivato un uccellino
                  che le ha lanciato un semino
                  che lei ha accolto a braccia aperte.

                  Ora è sola
                  con un fiore nella pancia,
                  ma lei è orgogliosa
                  di diventare mamma.
                  Il padre l'ha perdonata,
                  vuole diventare nonno
                  e a tutti e due
                  canta la ninna nanna.
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