Scritta da: Rosazzurra

Deliri

Ora... che mangiavo pane e silenzio
l'angoscia è di nuovo tornata;
un brivido al suono del campanello
è arrivato l'inganno...
Esseri inquieti
assetati d'orgoglio
infieriscono
di nuovo sulla piaga...

Silenzio è il mio motto:
ma l'onta subita
si affaccia di nuovo
e l'inganno operoso
dell'intrigo più nero
abbevera l'egoismo.

Infinita la sete
di finto buonismo
apparire mai essere,
solo maschere disgustose.

Ora che mangiavo pane e silenzio
torna il gioco
della fame più nera,
dove perde l'amore e vince
lo squallore.
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    Scritta da: Rosazzurra

    Pensieri im-perfetti

    Fiore nero:
    rabbia che spinge lontano,
    dentro le viscere
    dell'ansia;
    una ribellione immota
    si aggrappa
    nelle ancore della solitudine.
    Evita le parole
    nuvole dentro,
    fulmini e pioggia
    sul fiore nero.

    Rabbia:
    un respiro affannoso,
    dolore,
    un buio fitto
    intraprende la mente...

    Viscere che si rivoltano
    solo al pensiero,
    attimi di collera
    sfociano in parole
    contratte da spasimi.
    Parole non parole,
    alito senza fiato,
    solo rabbia che
    ribolle.

    Fiore nero:
    come il cielo di una notte
    senza luna.
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      Scritta da: Rosazzurra

      Urla nel silenzio

      Urla nel silenzio:
      non parla il cuore
      non parla la mente
      solo l'istino
      di una verità.
      Giullari di cera
      cantano vittoria
      nella corte decrepita
      di un vecchio palazzo.

      Ancora urla:
      l'apparire nascosto dietro
      simulacri stantii
      di buonismo e pentimento,
      l'uomo parla mille lingue
      danza il suo futuro più nero,
      non pensa la mente
      gioca solo l'interesse...

      Cattedrali vuote
      erette nel profitto
      e dalla rabbia di chi è
      costretto a costruire
      in giorni tutti uguali,
      chiuso nella discarica
      di un volto senza tempo.

      Giullari di una corte
      svanita e pagliacci
      di un tempo reale...
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        Scritta da: Rosazzurra
        Era l'ultimo giorno di maggio,
        mese che brilla di luce particolare.
        Un mese dove nascere è semplice,
        le rose schiudono i suo boccioli
        e la bimba più bella ha visto la luce...

        Era l'ultimo di maggio,
        il sorriso ha preso il colore
        del raggio di sole che
        ricama la tua vita.

        Colore e amore sempre presente,
        un inno alla donna che sei...
        Donna perfetta e imperfetta
        umana e sicura
        dentro un guscio di noce
        o rossa ciliegia...

        Canto sublime
        del mese di maggio
        sonoro e profondo
        come un chicco di grano
        che presto matura...
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          Scritta da: Rosazzurra

          L'ombra della luce...

          Nell'eterno frangere
          di un rio in festa
          inseguo l'ombra della
          luce,
          battito d'ali
          d'argentea pioggia;
          specchio rotto di mille stelle
          dove solo il pensiero osa.

          Ed eccomi qui
          nella sosta obbligata
          della riflessione,
          per guardare oltre
          la tempesta:
          dove gocce di solitudine
          incalzano nella quiete della malinconia.

          A volte penso
          che nulla sia più forte
          del rumore del silenzio;
          la mia mente è scossa
          da sensazioni che regalano
          emozioni intense:
          dentro di me, me stessa.

          Infrangere lo specchio
          per riflettere in una moltitudine
          di io,
          e sono ognuna di loro:
          solo ombra della luce
          che s'infrange nel silenzio
          delle parole.
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            Scritta da: Rosazzurra

            La mia terra

            Acquerello di colori
            dove sgorga la poesia,
            meriggi assolati
            e crepuscoli rosati,
            albe lucenti:
            dove il sole si diletta
            a carezzar girasoli...

            Luna che gioca
            con sentinelle di cipressi,
            querce che abbracciano
            il sonno e canti
            d'uccelli.

            Terra antica:
            dove la storia gronda da ogni lato
            fra ulivi e viti e remoti casolari
            vecchi castelli.
            Colline acerbe e sode come seni di ragazza;
            e il parlare duro e deciso ricorda
            il rumore delle balestre...

            Terra graffiante e sincera
            ospitale e chiusa
            terra che inganna ma onesta
            terra di casa mia...
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