Tu che vedi salutami il grano che ondeggia al vento.
Tu che vedi fissa un attimo il sole ghermendone il riflesso abbagliante.
Tu che vedi conta le stelle al loro sorgere le sboccianti margherite; i rossi papaveri scanzonati, le rondini che solcano veloci le rotte del cielo, le api da fiore in fiore portatrici di vita.
Tu che vedi mostrami i sogni degli innamorati i giochi dei bambini, le speranze dei poveri i ricordi degli anziani.
Tu che vedi raccogli le rose dalla mia tomba arsa e donale là sul limite del bosco, alla Madonna che indica piangente il Suo Cuore trafitto.
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