Molte volte ho studiato la lapide che mi hanno scolpito: una barca con vele ammainate, in un porto. In realtà non è questa la mia destinazione ma la mia vita. Perché l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura; l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti. Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita. E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, dovunque spingano la barca. Dare un senso alla vita può condurre a follia ma una vita senza senso è la tortura dell'inquietudine e del vano desiderio — una barca che anela al mare eppure lo teme.
@burrograttina è questo che odio della gente come voi: che non sapete andare oltre alla fredda logica grammaticale. Non sapete riconoscere i sentimenti dietro a delle semplici parole. Ammetto anche io che non è Dante e.m.Lee ma guarda oltre... non come gli asini coi paraocchi.
Insulsa e priva di logia.
Impossibile determinare cio' del lo scrittore voglia dire, perche' le parole si intersecano e si ripetono senza logica e sintassi.
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