Come sarebbe stato facile idealizzare le parti fondamentali della vita e viverle esattamente come sognavo. Senza mai dire: "non è stato così". Avrei voluto incontrare nel tuo sguardo l'ammirazione che ti avevo sempre rivolto senza mai risparmiarmi. Avrei voluto che qualche volta anche tu avessi cercato nei cassetti e scatole una foto di noi due insieme, per vedere come eravamo. Avrei desiderato una tua preghiera, una richiesta che oltre la serenità e fortuna io rimanessi quella di sempre, perché era quello che amavi di me. Avresti potuto dei giorni soffiare sulle mie paure e insicurezze dicendomi: "Ci sono io!" Ma tra noi ci sono state sempre spine, foreste invalicabili impregnate di rancori impervi. Io ogni giorno mi dico: "Non posso fermarmi ad aspettarla". È tempo di non sentirmi più sfortunata, voglio onorare sentendomi privilegiata di vivere la vita che mi hai donato, ma che tu preferisci continuare lontana da me.
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