Ecco, voi sembrate una coppia molto felice. Lo siete? Sì. Sì! E questo a cosa lo attribuite? Bèh, io sono superficiale e vuota e non ho mai un'idea e niente di interessante da dire. Io sono esattamente lo stesso! Ah! Avete unito le vostre intelligenze!
Hai da fare venerdì sera? Oh, beh, no. Oh, scusa, aspetta... ho da fare io. Cosa fai sabato sera? Oh, no, niente, io... Stai andando a ruba a quanto sento. Lo so... Cos'è... Hai un principio di lebbra?
Luna: "Come hai saputo tu del sesso?" Miles: "Io? Da mia madre. Quand'ero piccolo le chiesi: "da dove escono i bambini?" Lei capì i piombini e mi disse "dal fucile". Quando una signora del palazzo ebbe tre gemelli io pensai che fosse a tre canne."
È tutto. Così abbiamo vinto la partita... Insieme, felici. E là in fondo al cemento, abbiamo condiviso il sogno della nostra infanzia. Il sogno di un amore senza fine.
- Julien: Ci sono due o tre cose che non mi hai chiesto e mi dispiace, ci sarei riuscito... - Sophie: Tipo? - Julien: Mangiare formiche, insultare il primo violino dell'opera... Amarti come un pazzo.
Gli amici sono come gli occhiali, danno un'aria intelligente, ma si rigano con facilità e poi sono faticosi. Per fortuna a volte si trovano degli occhiali veramente forti. Io ho Sophie.
Non ero andata via, ero viva nel mio mondo perfetto, ma in cuor mio sapevo che no era perfetto... il mio assassino mi perseguitava ancora... mio padre aveva tutti gli elementi, ma non riusciva a combinarli, aspettavo di avere giustizia, ma non fu così...
Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973. Negli anni Settanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razzza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nelle cassette della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.