La vita è fatta di scelte, noi siamo la somma delle nostre scelte, ma c'è qualcuno che le compie prima di noi, non puoi scegliere quando nascere, non puoi scegliere dove nascere, non puoi scegliere la tua famiglia, non puoi neanche scegliere chi amare, ma puoi scegliere come amare.
Un uomo non può negare la verità, non può tornare volontariamente nelle tenebre o diventare cieco se ha ricevuto il dono delle vista come non può tornare non nato. Siamo l'unica specie capace di introspezione, l'unica specie con la tossina dell'insicurezza iscritta nel codice genetico; a dispetto dei nostri doni noi costruiamo, compriamo, consumiamo, ci culliamo nell'illusione del successo materiale. Imbrogliamo e ci arrampichiamo con le unghie, con i denti alla vetta di quella che definiamo realizzazione, la superiorità su altri uomini!
Noi diciamo che l'ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell'ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l'idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata...
Tuo padre voleva che tu fossi tutto ciò che lui non era e al tempo stesso voleva che tu fossi tutto ciò che era lui, non so se aveva ragione o torto; ma so per certo che mirava più a fare del bene che del male.
Ci sono due persone in un bosco e si imbattono in un orso, la prima persona si mette in ginocchio a pregare, la seconda comincia ad allacciarsi le scarpe. La prima persona chiede alla seconda: "amico mio che fai, non puoi correre più di un orso" al che la seconda risponde: "certo, ma non serve, mi basta solo correre più di te!"