Jack: [riferendosi alle spade] "Chi le fabbrica queste?" Will: "Tutte io! E ci faccio esercizio, tre ore al giorno!" Jack: "È il momento che ti trovi una ragazza amico!... o.... potrebbe darsi che ti eserciti tre ore al giorno perché ne hai già trovata una, e non ti sei mai dimostrato capace di corteggiarla come si dovrebbe! Non sarai un eunuco?" Will: "Io mi esercito tre ore al giorno, così semmai vedessi un pirata, lo ucciderei!" Jack: "Ah!"
Jack: "Dovunque vorremo andare andremo. Una nave è questo in realtà. Non è solo una chiglia, uno scafo con un ponte e le vele. Si la nave è fatta così. Ma ciò che una nave è, ciò che la Perla Nera è in realtà: è libertà."
Will: "Dov'è Elizabeth?" Jack: "È al sicuro, come da me promesso. Si sta accingendo a sposare Norrington, come da lei promesso e tu stai per morire, come da te promesso. Quindi qui siamo tutti uomini di parola a parte Elizabeth, ma solo perché è una donna."
Alex de Large: " Un usignolo era entrato nel milkbar. E tutti i più malenchi peli del mio intero plotto si drizzarono dall'emozione. E brividi su e giù come malenche lucertoline su e giu. Perché l'aria io la sapevo. Era un pezzo della gran nona del Ludovico Van."
Alex de Large: "Oh oh oh! Ma questo è il grasso puzzoso Billy Goat, Billy Boy in carne e ossa! Come ti porti? Tu, doppia palla di grasso puzzolente unto e bisunto! Ne gradiresti una nelle balle? Se di balle ne hai. Tu, gelatinoso eunuco."
Per battermi dovrà uccidermi, ma per uccidermi dovrà avere il fegato di stare davanti a me, e per stare davanti a me dovrà avere il fegato di essere pronto a morire anche lui, ma non sò se è pronto a farlo... non lo so!
La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti... Fare i lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo ne uno scopo ne un posto, non abbiamo la grande guerra ne la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale! La nostra grande depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, divi del cinema, rock star... ma non è così! E lentamente lo stiamo imparando e ne abbiamo veramente le palle piene.
Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l'occasione, solo un altra occasione, di tornare qui, sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà.
Don Vito Corleone: " Trovasti il paradiso tuo in America. Commercio avviato, vita sicura, polizia che ti protegge, e giustizia nei tribunali. A che ti serviva un amico come me? Ma ora, vieni da me e mi dici: "Don Corleone dammi giustizia"; però non lo fai con lo domandi con rispetto, tu non offri amicizia. Non ti sogni nemmeno di chiamarmi Padrino, invece ti presenti a casa mia il giorno che si marita mia figlia e mi vieni a chiedere un omicidio a pagamento."
Bonasera: "Io vi chiedo giustizia..."
Don Vito Corleone: "Questa non è giustizia, tua figlia è ancora viva."
Bonasera: "Anche loro hanno à soffrire chiddu che lei soffre. Decide u prezzo e io pago."
Don Vito Corleone: "Ma che feci, Bonasera. Che ti feci mai per meritare questa mancanza di rispetto. Se venivi da me in amicizia i bastardi che hanno sfigurato tua figlia avrebbero la punizione oggi stesso. E se per questo un onest'uomo come te si trovasse dei nemici, quelli diventerebbero nemici miei, e avrebbero paura di te."
Bonasera: "Mi volete come amico?... Padrino?"
[Bonasera bacia la mano di Don Vito]
Don Vito Corleone: "Bravo, un giorno... e non arrivi mai quel giorno, ti chiedero di cambiarmi il servizio. Ma fino a quel momento, consideralo un dono in occasione delle nozze di mia figlia."