Citazioni dei Film di Camillo Mastrocinque


Scritta da: Giuseppe Giorgio
Totò: Sei pronto? Avanti, scrivi, incomincia: "Signorinà...
Peppino de Filippo: Dove sta la signorina?
Totò: Ma che, è entrata la signorina? Và avanti, animale, signorina è l'intestazione autonoma della lettera. "Signorina, veniamo noi con questa mia a dirvi una parola che scusate se sono poche, ma settecentomila lire a noi ci fanno specie quest'anno, c'è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete...". Punto, due punti, ma sì, fai vedere che abbondiamo, abondantis adbondandum. "Questa moneta servono a che voi vi consolate, vi consolate", scrivi, che aspetti?
Peppino de Filippo: Avevo capito l'insalata...
Totò: Non mi far perdere il filo... "vi consolate dal dispiacere che avreta, che avreta, che avreta", già, è femmina e va al femminile, "perché lo dovrete lasciare".
Peppino de Filippo: Non so... perché che?
Totò: Che è non so? Perché è aggettivo qualificativo... "perché dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere la laura, che deve tenere la testa al suo posto e cioè sul collo...", punto, punto e virgola, punto e un punto e virgola.
Peppino de Filippo: Troppa roba!
Totò: Lascia fare, se no dicono che siamo provinciali, siamo tirati... "Salutandovi indistintamente, salutandovi indistintamente... i fratelli Caponi". Apri una parente, "che siamo noi". Hai aperte la parente? Chiudila.
dal film "Totò, Peppino e la malafemmina" di Camillo Mastrocinque
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