Katsumoto: Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata. Nathan Algren: Chi li ha mandati a ucciderti? Katsumoto: Sto scrivendo una poesia su un sogno che ho fatto: "Gli occhi della tigre sono come i miei ma lei ha attraversato un mare profondo e agitato". Nathan Algren: È stato l'Imperatore? Omura? Katsumoto: Se l'Imperatore vuole la mia morte non ha che da chiederlo. Nathan Algren: È stato Omura! Katsumoto: Ho qualche problema a finire la poesia; sai suggerirmi un verso conclusivo? Nathan Algren: Non sono uno scrittore. Katsumoto: Eppure hai scritto molte pagine da quando sei arrivato. Nathan Algren: Cos'altro ti ha detto lei? Katsumoto: Che hai degli incubi. Nathan Algren: Tutti i soldati hanno incubi. Katsumoto: Solo chi ha vergogna per quello che ha fatto. Nathan Algren: Tu non hai idea di cosa ho fatto. Katsumoto: Tu hai visto molte cose. Nathan Algren: È così. Katsumoto: E non temi la morte ma, anzi, qualche volta la desideri. Non è vero? Nathan Algren: Sì. Katsumoto: Anche io. Capita a chi ha visto ciò che noi abbiamo visto. Allora vengo in questo luogo insieme ai miei antenati e mi torna un pensiero... come questo germoglio, stiamo tutti morendo. Riconoscere la vita in ogni respiro, in ogni tazza di tè e ogni vita che togliamo. La via del guerriero. Nathan Algren: La vita in ogni respiro... Katsumoto: Questo è Bushido! Nathan Algren: Sì. Katsumoto: L'Imperatore ha concesso un passaggio sicuro fino a Tokyo. Partiamo domani. Nathan Algren: Bene. Katsumoto: Bene. Quando ti ho preso questi tu eri... mio nemico.
Katsumoto: Questo tempio è stato costruito dalla mia famiglia mille anni fa. Il mio nome è Katsumoto... tu come ti chiami? Le mie parole non sono corrette? Mi eserciterò nella tua lingua con te, se tu vorrai onorarmi. Nathan Algren: Mi hai tenuto in vita solo per esercitarti? Allora che vuoi?! Katsumoto: Conoscere il mio nemico. Nathan Algren: Ho visto quello che fai tu ai nemici. Katsumoto: Nel tuo Paese... i guerrieri non uccidono? Nathan Algren: Non tagliamo la testa a uomini sconfitti e inermi. Katsumoto: Il generale Hasegawa mi ha chiesto di aiutarlo a togliersi la vita. Un Samurai non sopporta la vergogna della sconfitta, è stato un onore tagliargli la testa. Molte nostre usanze a voi sembrano strane, lo stesso vale per noi con le vostre. Per esempio, non presentarsi è considerato estremamente scortese, anche tra nemici. Nathan Algren: Nathan Algren. Katsumoto: Sono molto onorato. Mi è piaciuta molto questa conversazione. Nathan Algren: Ho delle domande. Katsumoto: Io ho fatto la mia presentazione e tu hai fatto la tua presentazione. È stata una splendida conversazione. Nathan Algren: Ho delle domande. Katsumoto: Le domande dopo. Nathan Algren: Chi era il guerriero con l'armatura rossa? Katsumoto: Era mio cognato Hirotaro. Nathan Algren: E la donna che si occupa di me? Katsumoto: Mia sorella, moglie di Hirotaro. Si chiama Taka. Nathan Algren: Ho ucciso suo marito? Katsumoto: È stata una buona morte.