Arthur: Nei film c'è la protagonista e c'è la migliore amica. Tu, te lo dico io, sei una protagonista, ma per qualche stupida ragione ti comporti da migliore amica. Iris: Quant'è vero! Si dovrebbe essere protagonisti della propria vita!
Senti so che è difficile credere alle persone che ti dicono "So cosa provi", ma io so davvero che cosa provi... Sto cercando di dire che capisco com'è sentirsi piccoli e insignificanti, quanto è umanamente possibile e come può far male in punti che nemmeno sapevi di avere dentro di te. E non importa quante volte cambi taglio di capelli o in quante palestre ti iscrivi o quanti bicchieri di chardonnay bevi con le amiche, vai lo stesso a dormire ogni sera riesaminando ogni dettaglio e chiedendoti dove hai sbagliato, come hai fatto a non capire. E come diavolo hai potuto pensare di essere tanto felice in quel momento. Ti capita anche di convincerti che lui capirà che cosa ha perso e busserà alla tua porta. E dopo tutto questo per quanto a lungo la storia possa durare vai in un posto lontano e conosci persone che ti fanno sentire di nuovo viva e finalmente i pezzettini della tua anima si rimettono insieme e tutta quella confusione, tutti gli anni della tua vita che hai sprecato alla fine come per incanto svaniscono.
- Jack: Ti tengono in trappola, Rose! E morirai se non ti liberi. Forse non subito perché sei forte, ma prima o poi... Prima o poi quell'ardore... Quell'aldore che amo tanto in te, Rose, quell'ardore si spegnerà. - Rose: Non spetta a te salvarmi, Jack.
- Rose: Lo so, lo so, lei penserà... Povera ragazza, che ne sa lei della povertà. - Jack: No, non lo penso. Penso solo... Cosa le sarà successo a quella ragazza per farle pensare che non c'è via d'uscita.
Credo di pensare all'amore più di quanto in realtà si dovrebbe. Resto sempre sbalordita dal potere assoluto che ha di alterare e definire la nostra vita...