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Scritto da: Cristina Metta
Porcellane e dalle guance di Luna nemmeno un rossore
diventi blu quando trattieni il fiato mia assassina
così ti bacio in quella apnea che ti disgusta bruciandoti i polmoni
non dicendo altro ai tuoi occhi che – ti amo

stringimi
stringimi
non lasciarmi andare
tirami al chiodo di una tua parete
sarò un quadro

aria frizzante di primavera
mi fai svenire col tuo profumo di mille fiori
ultraterrena la strada dell'amore
oh vorrei mangiarti
averti
chiamarti
baciarti
sbatterti sopra un letto
sfinirmi nel guardarti
ma scelgo di onorarti col mio silenzio.
Composto mercoledì 4 maggio 2022
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    Scritto da: Cristina Metta
    Ti ho scritto una lettera d'amore
    i gomiti di questo sogno si trascinano nel buio
    cerco l'incendio dell'anima che solo tu mi puoi dare
    siamo uniti da un solo ideale su questa terra
    senza battaglie senza feriti ne prigionieri

    queste dita cercano l'intreccio tra i destini con altre mani
    poggia il fucile togliti l'odio dal cuore non farmi male
    ti ho scritto una lettera d'amore anche se sei il mio nemico
    resterà come un libro di nicchia nella biblioteca della tua vita

    continuo a trascinarmi cercando quel punto fisso di luce
    cos'è che mi abbaglia che mi trascina sirena al suo servizio
    un suono?
    Un canto?
    Un sole?
    Mille atomi sfavillanti?
    Non posso fermarmi _ ho la mia strada in questa oscurità di battaglie
    e mi domando
    hai le mie stesse paure?
    Hai i miei dubbi?
    Le lacrime di Orfeo sono lave di rabbia nelle tenebre di ogni battaglia
    so che la tua anima è nutrita come la mia dal rosso del sangue
    alziamo in piedi sopra le trincee sopra i comandi e stringiamoci
    forte finché i nostri corpi si fondano in un solo cuore dentro un solo petto

    lascia che scriva il tuo nome lungo sta interminabile strada
    con le unghie graffiare i muri dei nostri diverbi
    lasciarti un filo scavato per salvarti dal mostro
    che incede nei tuoi pensieri con troppe nuvole al posto del verde

    mio nemico
    mio amore
    se ora tradisco la sorte perché vedo una luce
    là in fondo lontano le nostre mani si cercano e abbattono muri
    mentre l'aria è così densa da rompere col peso la pleura

    mio nemico mio sogno
    sparami mentre ti guardo
    i gomiti sono troppo dolenti per proseguire
    questo trascinarmi senza il tuo destino a fianco è reale
    e voglio credere che chiudendo gli occhi
    poi li aprirò altrove
    dove saremo insieme in una casa
    amanti
    fratelli
    o sposi
    non più guerra
    non più dubbi
    solo voci di bambini ali di rondini tornate ai nidi
    sotto un cielo azzurro bombardato da astri più forti
    eccoti il mio petto
    ti lascerò la lettera vicino al mio corpo
    leggila se potrai
    non conosco il tuo nome
    ne se sei un uomo o una donna
    io ti amo
    con tutte le forze che ho e non temo alcuna tempesta.
    Composto domenica 1 maggio 2022
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      Scritto da: Cristina Metta
      V'è un inferno nell'Oligarca che si consuma di gloria
      pire di ossa scalfite da z e ancor sanguinanti
      ore di cetra che Morte intona dopo il tramonto
      vili vicino ai bambini col cuore in anonime fosse
      scava abile boia
      scava russa bandiera
      scava nel tuo orgoglio creatura
      oh lungo inverno
      i vermi mangiano gratis quest'anno
      nobili i poveri putrefatti
      un diavolo rapisce bellezza
      il mondo tace

      è il mio peccato
      nero e disgustoso e dolorante
      io mastico pane... gli innocenti il fango
      brucia in lui l'inferno... qui l'inferno è casa.
      Composto martedì 3 maggio 2022
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        Scritto da: Cristina Metta
        Tu che non hai paura di scolpire l'orrore
        sei più bello forse della sorella Morte?
        Hai così tanto potere da togliere la vita
        a quelli che non chiami fratelli ma bastardi
        uomo fecondo di malizie
        vetusto per la storia
        ma giovane per la macabra danza dei potenti
        cui dirigi il coro
        non fossi anima
        t'avrebbe già schiacciato qualche pedone

        corri - corri... eppure sei più vicino ai morti che ai vivi
        ecco la tua invidia
        oro non compra il tempo
        piangere ti resta davanti al vincitore

        "l'addestratore di incubi".
        Composto lunedì 2 maggio 2022
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          Scritto da: Cristina Metta
          Io non cammino se non supplicando l'aria d'armarmi il petto
          con tutte quelle cose che sanno di meraviglia
          un insano lontano di cui pazzo intono gli inni
          con fischiettare leggero e zero parole

          a me il vento canta più che a un divino
          se sia di un immortale questo amore per l'oltre io non saprei
          addento dai temporali ogni fulmine
          per farmi l'ala capace d'arrivare a meta

          che dici
          son forse un pazzo
          condottiero mi chiami di rutilanti streghe
          invéro siamo amanti io e follia
          inseparabili con frenesia in carni
          la stessa che tiene allerta fiamma... prima di darci al sonno

          io non cammino se non supplicando gli astri di restare forti
          per quelli che hanno gli occhi spinti oltre ogni confine
          che spesso sono carichi di malinconia
          oh malanno svelto a pigliare in rete chi s'è dato al sogno

          l'amore più è forte più ti prende a sberle
          di beatitudine mi disfo come di un calzino buco
          io so di piacere ai baci più di ogni altra cosa
          se solo non fosse così lungo l'elenco dei miei peccati

          è sempre stagione di buone cose
          è sempre stagione di pace o di guerre
          è sempre aperta la mia porta a Morte
          savio concedere la mano all'inferno
          che dispone di mirabili pari
          cui dedicare l'alma

          ditemi venti di quella pioggia sana che arriva al seme
          e lo sgrana sbeccando l'argine del glorioso ascendere in tronco
          elevando il bel fiore sopra la radura
          ombra corona regale ai morti

          mi odierei se non amassi tanto ogni fiamma
          ogni tumulto
          ogni ansia
          ogni battaglia
          mi odierei se mi risparmiassi la condanna
          alle male carni con scettro tra gli agnelli
          mi voto al coraggio non alla speme
          al flagello sopra tutte le barricate - dei finti angeli
          oh Morte cara sorella
          avanza soltanto tra gli infami
          dammi ste fredde mani in cui nascondi il caos
          a te la firma
          per gli altri
          io non sarò null'altro che un incendio

          "l'Antro dei Titani".
          Composto domenica 1 maggio 2022
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