Alba gli occhi si aprono il sole ha il colore della morte i tetti d'ardesia trattengono il fiato è il solstizio della fine.
La radura dei sogni è cosparsa di gocce di veleno le mie radici sono state violate il cipresso ha schiacciato i girasoli.
Sale la nebbia insieme all'insicura paura ogni cosa è al rallentatore tranne i battiti del cuore.
Il ricordo dell'ombra sgrana il rosario dello sgomento sono seduta davanti allo specchio il velo di una supplica riflette una sedia vuota separazione dall'umanità scheletro della terra.
Il passato è tutto in un sospiro l'adempiersi della ferita ha bruciato la terra della memoria il mare insonne è raccolto in un goccia che taglia il mio viso...
Dove la ragione svanisce l'arpa risuona sull'infanzia del male né uomo né animale ma vomito d'inferno.
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