La memoria è il racconto delle cose passate come un fiore su un prato o un sorriso di gioia. Ma anche di quel filo spinato quel cancello di ferro la camicia a righe e la puzza di merda. Le marce della morte, campo dopo campo Umanità invisibile di ombre allineate senza sesso e senza età che non possono fermarsi violate dalla colpa di chi sopravvive. Memoria della paura che nasce dal terrore dall'annichilimento di ogni pensiero. La mia colpa è di essere nato, il mio nome non importa mi chiamano con un numero che non riuscirò a cancellare mai. Sono navi nell'erba queste nuvole che passano e fuggono lontano... almeno loro. Io sono un'anima bruciata sul muro gettata a terra tra scheletri ammassati condannati all'oblio. Io non posso perdonare ma ho imparato a non odiare. Oggi, oggi... oggi ancora oggi si parla di razze per questo è importante ricordare il nostro tormento quelle urla affidate al vento in ascolto quella decomposizione di corpi ancora vivi per questo è importante ricordare, parlare, testimoniare perché i forni bruciano ancora.
Commenti