Scritta da: Davide Bidin
Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L'imparzialità è un sogno, l'integrità morale è un dovere.
Composta sabato 19 dicembre 2009

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    Scritta da: Davide Bidin

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    Ovvio, è frase di grande integrità morale
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    Secondo me l'imparzialità dello scrittore o del giornalista è una bella utopia. Chiunque scriva e trovi qualcuno che lo legge è nella posizione di poter in qualche modo condizionare l'opione di chi legge con il proprio ragionamento al quale il lettore non può rispondere in modo diretto in un confronto per così dire alla pari. Penso però che tra tutti i mezzi di comunicazione la scrittura sia la più "democratica" in quanto comunque permette una rielaborazione, da parte del fruitore, del contenuto che viene espresso perchè chi legge può ritornare indietro, può trattenere ciò che più lo ha convinto e rifiutare ciò non lo trova concorde, può giudicare criticamente anche attraverso un processo di più lento di meditazione e formare in un secondo momento la propria opinione dei fatti. Comunque ogni scrittore (dal giornalista al romanziere) filtra la realtà che descrive attraverso i propri occhi, attraverso le proprie esperienze  e sceglie (più o meno consapevolmente) di dare rilievo ad un aspetto piuttosto che ad un altro della medesima notizia, di seguire una determinata fonte piuttosto che un'altra. Lo scrittore non è un vaso vuoto dentro cui si possa calare la notizia... in quanto dotato a priori di un proprio vissuto, egli può soltanto cercare di epurare il più possibile i suoi scritti dalle faziosità più evidenti e cercare di non stravolgere in modo arbitrario la verità che cerca di raccontare.Quindi sono d'accordo con il nostro autore e darò un voto alto!
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    esempio 1
    il giornalista, è tenuto a raccontare prima i fatti nella maniera più retta possibile, attenendosi alla realtà e solo secondariamente deve dare il proprio giudizio.
    Tale giudizio è ovviamente di parte, ma non deve MAI essere arrogante o addirittura sopraffacente verso l'altrui idea.
    E' in quell'ambito che si vede la semi-imparzialità, proprio perchè la reale imparzialità non esiste, nel giornalista.
    Attraverso tale esempio hai appena dato ragione a Salvemini.

    esempio 2
    Scrittore
    Qui il problema è diverso, lo scrittore che può esser definito "imparziale" è solo colui che scrive saggi o al massimo opere epiche(Virgilio).
    Riducendo in questa misura il tipo di scrittore che può permettersi l'imparzialità, ulteriori paradossi vengono accantonati.

    Patre 3 risposta a Bea

    in parole povere:
    La giustizia deve partire da un fondo di imparzialità verso il giudicato per poi perdere tale ragione nella ricerca del giusto giudizio.
    L'imparzialità quindi vien quasi subito persa, per non tornar più, se non attraverso un personaggio esterno a color che devono giudicare.
    Personaggio che registra gli avvenimenti nella maniera più oggettiva possibile senza cercare una parte nella vicenda e rimanendone fuori, pertanto rimanendo e potendo rimanere, imparziale.
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    postato da , il
    L'importante è capirsi.

    Capita di avere le stesse opinioni, ma per motivi, che andrebbero analizzati volta per volta, ci esprimiamo in maniera tale da dare l'impressione di essere su fronti opposti.
    Purtroppo!!!!!
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    Bea....hai ragione anche la vista ha varie interpretazioni....questo è il dilemma!!!! Il sogno è realtà e la realtà è sogno?

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