Capita spesso di essere proprietari di cose che ci possiedono.
Composta domenica 5 ottobre 2014

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    postato da , il
    ....
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    postato da , il
    Ho apprezzato il tuo commento di risposta.  Segno di chi mantiene una certa dose di spensieratezza non rispondendo a commenti sarcastici con la puzza sotto al naso, ma con leggera razionalità.
    Noi si rilancia sempre ma non ce la si prende mai veramente.
    Grazie.  Anche per non aver ignorato.

    Auguro un buon proseguimento.
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    postato da bluedeep, il
    Onestamente no! Non ricordo slogan alcuno e stento a rammentare quelli che sono presenti nella lista. Non guardo la tv, benchè questa sia spesso presente ed accesa... la evito come il gatto rifugge l' acqua,  ma non ho sufficiente capacità di convincimento per evangelizzare le altre persone e così la pubblicità anche senza volerlo ed anzi anche desiderando proprio di non ascoltarla, la sento mio malgrado.
    Notevole comunque il lavoro di ricerca e catalogazione.
    www.youtube.com/watch?v=L21LhShomIQ
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    postato da , il
    La pubblicità ci ha sempre accompagnato in ogni momento della nostra vita fondendosi, a volte anche piacevolmente, a ricordi strettamente personali. Ricordi che nel tempo si sono forse affevoliti ma che basta sentire la musichetta o solo le parole di uno slogan perchè riemergano in tutta la loro forza portandosi dietro mille altri ricordi di un passato più o meno recente legato al prodotto o allo stesso slogan.
    "Il termine angloamericano ’slogan’ deriva dall’antica voce gaelica ’sluagh-ghairm’ che significa ’chiamata dell’esercito’. In un secondo tempo il termine viene usato col significato di ’grido di guerra’ dai clan scozzesi e, a partire dal XVII secolo, ha il valore, in Inghilterra, di ’parola d’ordine’ di una causa o di un partito e quindi è usato in un primo tempo per indicare le formule di propaganda politica e, di seguito, quelle di propaganda commerciale.
    In Francia, in campo commerciale, si comincerà ad usare la parola nel 1927, mentre in Italia arriva nel 1930. In quell’anno, infatti, la casa Marelli lancia il suo motto: Magneti Marelli è la batteria che dura di più e dichiara: ’Con la parola slogan si indica in gergo pubblicitario il motto creato per caratterizzare un prodotto, ed al quale viene costantemente accoppiato in ogni manifestazione pubblicitaria. Lo slogan ha la funzione di ricordare il prodotto’."
    (da "Mille di questi slogan" a cura di Maurizio D’Adda).

    Elenchiamo qui alcuni di questi Slogan, o meglio  di questi ricordi pubblicitari così, senza ordine, senza logica, come riemergono dalle nebbie di passato pubblicitario con un misto di nostalgia e tanta tenerezza....

    Ricordo il draghetto Grisù che voleva fare il pompiere ma finiva sempre con il dare fuoco a qualcosa. Era la pubblicità della Menta Fredda Caremoli. E la canzoncina "Non dimenticar la Menta Freddaaaaa" cantata sull’aria di "Non dimenticar le mie parole" oppure "Ti spunta un fiore in boccaaaaaaa". E ancora "Come mai non siamo in otto?" "Perchè manca Lancillotto", il quale era in giro a combinare disastri, tanto è vero è che "arriva Lancillotto, arriva Lancillotto, succede un quarantotto e tutto a posto vaaaa", era la pubblicità dei crackers Doriano e Doripack . El Merenderoooooo!!! L’è lì l’è là, l’è là che l’aspettava, L’è lì l’è là, l’è là che l’aspettava, L’è lì l’è là, l’è là che l’aspettava, L’è lì l’è là, l’è là che aspettava Miguel", "Miguel son mi", "E ti e ti e ti non ti se niente, E ti e ti e ti non ti se niente, E ti e ti e ti non ti se niente. Ti se miga Miguel", "Mi guel son sempre mi", e così via. El Merendero pubblicizzava i biscotti TALMONE ed era la parodia dell’originale messicano di El Dindondero. L’ infallibile ispettore Rock interpretato da Cesare Polacco. "Lei è un fenomeno, spettore: non sbaglia mai" "Non è esatto , anche io ho commesso un errore, non ho mai usato la brillantina Linetti" naturalmente questo perchè l’ispettore Rock è quasi completamente calvo.
    "I piatti-ti i piatti-ti con Nelsen piatti li vuol lavare lui....." e anche...."Soooooole piatti!" con un sole abbagliante e una finestra aperta sulla campagna.I pupazzetti adesivi dei formaggini Mio che si potevano attaccare alle piastrelle una volta insaponati sul retro.Il mitico bicchiere scolpito nel ghiaccio del Brancamenta rimasto immutato fino ad oggi. Petrus (pugno di ferro sul tavolo) l’amarissimo che fa benissimo. "Gusto pulito.... colore chiaro...." è naturalmente l’amico Michele intenditore di whisky che sorseggia, bendato, un Glen Grant.Kraft cose buone dal mondo (pronunciata da Nino Ferrer) compreso il Kraft Dover (dopo solo Dover) il "buon formaggio nel bicchiere".Il detersivo Tide con un gioco in omaggio. Lampadine ? Ooooooh.... Osram !!
    Il tipettino baffuto che segue lo spilungone fino a casa fischiando un motivetto ( filì - filon ) nella pubblicità del vino da tavola Folonari.La raccolta di punti Mira Lanza con le figure dell’Olandesina, prima, poi Calimero ed infine Marianna. La raccolta di punti Liebig con le cartoline raffiguranti i mestieri ed il loro raccoglitore fustellato.
    Il fantasma Buc il bucaniere che esclamava "Castor, lavami!" e c’era un bambino che voleva anche lui il Buco nella pancia "mamma, vogliamo anche noi il buco nella pancia, ancia ancia". "Le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella di Negroni, vuol dire qualità" e via con l’animazione del coltello che taglia da solo il salame. Lo spot rappresentava le avventure di uno sceriffo ed il suo aiutante. La pubblicità di Pronto Mobili con Ave Ninchi vestita da Castigliana e suo marito Aroldo Tieri che fa Zoddo che recita la frase :"Zoddo non fugge: Zoddo lascia il segno.... Ehi, ma non pulisci mai questo tavolo?" . Metti un Tigre nel motore! Con il cambio d’olio i benzinai regalavano una mezzacoda in peluches di tigre che si poteva attaccare o al tappo della benzina o al vetro con una ventosa, anche se quelli ch’erano davvero fichi la attaccavano, come la pubblicità, all’antenna dell’autoradio. La pubblicità di Pronto Mobili: quel matto di Pablo che si mette a ballare il flamenco sul tavolo. Le gemelle Kessler per la pubblicità "Omsa... che gambe!" con Don Lurio in scivolata che si ferma tra di loro ammirando tanta grazia di Dio. Credo che fosse anche un escamotage per non metterlo in piedi in mezzo alle due vichinghe a cui arrivava forse al petto ! . La pubblicità del gelato con Cocco Bill di jacovitti con tutto il corollario di salami volanti e pesci ridotti a lische. La pubblicità Fiuggi con la tipa che rimprovera il marito: "Vergognati, hai quarant’anni e ne dimostri il doppio" e, in sottofondo, la canzone Noi siamo i giovani, i giovani, più giovani, siamo l’esercito, l’esercito del surf. C’era una pubblicità con una canzonica che recitava: "Se tu dai una cosa a me, io poi do una cosa e te...". Pubblicità di un rasoio elettrico della della Philips. "O-o-o-o-orzoro !" con lo spaventapasseri Guardacampo (e il passero Beccofino) che ballava sul coperchio della scatola. La pubblicità della Philco con una lavatrice che veniva ammaccata da varie mazzate e lo slogan in sottofondo: "Philco, funziona sempre". "Cera Liùuuuuu, un tappeto di luce sei tuuuuuuu" ed il pavimento sfavillava. "Plin, plin, tortellin... Con sei uova di gallina, ed un chilo di farina, carne, grana, prosciuttini, ecco i veri tortellini, sono buoni sono tanti, tortellini Fioravanti"."Con la ricetta della nonnina, zucchero, latte, fior di farina, son fabbricati i biscooootti Doria, un nome da imparare a memooooria" La pubblicità di Doriano, il cracker Doria con il cartone del gruppo Tacabanda che recitava poesie in rima baciata accompagnato al tamburello da Oracolo perennemente ubriaco che parlava solo a singhiozzi. "Come mai non siamo in otto?" "Perchè manca Lancillotto": cartoni animati della pubblicità Pavesi "...arriva Lancillotto e tutto a posto vaaaa!" Il Petrus l’amarissimo che fa benissimo. Kadonett, la lacca che si toglie con tre colpi di spazzola. Lievito Bertolini: la competizione tra Olivella (capelli neri a caschetto) e MariaRosa (bionda con sguardo angelico) e la canzone :"Olivella, invidiosa, come lei vuol far, ma la cosa.......". Ed alla fine: "Brava brava MariaRosa, ogni cosa sai far tu, qui la vita è sempre rosa, solo quando ci sei tu". La pubblicità della CocaCola: "vorrei cantare insieme a te, in magica armonia..." rimasta immutata per secoli., tanto è vero che alla fine non si capisce che le persone dovrebbero rappresentare un albero di natale. La pubblicità del Vecchia Romagna Etichetta Nera, il brandy che crea un’ atmosfera con Gino Cervi. La musica era di Mozart. La pubblicità del San Pellegrino Bitter con degli idioti vestiti di bianco con grandi cappellini rossi con sopra una stella che ballavano "When the Saints Go Marching In". Mike Buongiorno sul Cervino con la grappa Bocchino Sigillo Nero: "Concludendoooooo....." Gli abiti della Marzotto, prima linea di buon stile in grande distribuzione che aveva le misure di tutti e per dimostrarlo aveva ingaggiato dei noti allenatori di calcio presentati elegantemente vestiti di tutto punto in giacca e cravatta. Il tipo con i baffettini, siciliano che dice:"Io ce l’ho profumato... l’alito... perchè Mental profuma l’alito... e che avevi capito?" . Le lavatrici Zoppas. Lo slogan faceva: "Zoppas le fa e nessuno le distrugge!" . L’Amaro Cora, l’ amarevole..... con Giulio Bosetti e Gaia Germani. La raccolta delle olive con in fondo la cupola di Santa Maria del Fiore di Firenze accompagnata dal motivetto "Viva, viva l’olio d’oliva" dell’olio Bertolli . "Chi Vespa mangia le mele", messaggio sessuale subliminale probabilmente non colto da quasi nessuno. Il Carosello della DeRica di gatto Silvestro quando dice "NO!!! su DeRica non si può...". Chatillon con il cartone del pretoriano "So Caio Gregorio, er guardiano del Pretorio, ci ho du metri de torace, far la guardia non me piace". Il vino Ferrari con l’ Adalgisa. La Famiglia di cavernicoli Mammuth, Babbuth e Filiut della pubblicità della Pirelli. Il catalogo Postal Market con la mitica sezione della biancheria intima femminile che fu elemento di crescita e consapevolezza attraverso le pratiche onanistiche. Franco Franchi ed il lamarasoio Bic. Interessante anche la riedizione di questa pubblicità fatta da Chiambretti in cui lui esibisce il rasoio e poi dice il nome di un prodotto che non c’entra per nulla. Albertini nella Famiglia Incontentabile per la pubblicità della Ignis. Dopo aver rotto le palle al commesso di turno, se ne uscivano dal negozio con la frase di rito: "Ma le è incontentabile" e lui durissimo, in primo piano: "Sempre!". "Conservini, che cosa combini?" Era una famiglia che viveva con una scatola in plexiglass sulla testa per non farsi consumare. Pubblicizzava il Pronto mobili. Philco ed il pianeta Papalla "....ed adesso aspettano un Philco!". Il detersivo Tide Mister X nel carosello per la pubblicità del DiXan. La sigla di "Scala Reale" con un Silvan giovanissimo che interviene facendo giochi con le carte e scompare di colpo. Aiax Tornato bianco con il cavaliere bianco che galoppava . El Merendeeeeroooooooo ! L’è lì, l’è là, l’è là che l’aspettava, L’è lì, l’è là, l’è là che l’aspettava, L’è lì, l’è là, l’è là che l’aspettava, aspettava Miguel. "Miguel son mi".... E ti e ti e ti non ti se’ niente, E ti e ti e ti non ti se’ niente, E ti e ti e ti non ti se’ niente, eccetera. Il programma Cronache Italiane che andava in onda alle 19.30 e noi chiamavamo "la leva ed il bottone" perchè la sigla riprendeva le manovre di una regia video e telecamere in movimento. La musica d’arpa dell’intervallo. "Di Gioele amici siam ed insieme a lui cantiaaaaam, viva viva gli indiscussi di Perugia biscolussi". "e che, c’ho scritto Jo Condor?". Olivella e Mariarosa dell’Olio Bertolli (tra l’altro...."Mariarosa, invidiosa, come lei vuol faaaar....." e poi "se userai Bertolli, che vuol dire qualitàààà").il genovese Capitan Trinchetto che aveva l’abitudine di esagerare un po’ e si sentiva sempre ripetere dal coro: “Cala, cala, cala! Cala Trinchetto!”. La reclame del rabarbaro Zucca, con la gheisha che si mette in posizione per formare una Zeta. "Pun...pun... appuntamento yeeeess, appuntamento con Punt e Mes!". La pubblicità del Johnny Wlaker con l’etichetta storta ("L’unica cosa storta nel Johnny Walker è l’etichetta") .Il veterinario del Montenegro che ci ha deliziato per più di vent’anni. La musica di Carosello con i vari strumenti e quelle cose che giravano che non si è mai capito cosa fossero. Solo secoli dopo capii che erano le quinte di un improbabile teatrino. Il tutto finiva in un giardino con fontane ed archi ."Chi Piaggio mangia la mela" "Chi Piaggio non sardina"con le immancabili sardomobili con i musi lunghi. L’ippopotamo blu di Pippo della Lines: "bambino.... tu bisogna pannolini Lines". Il confronto dei culetti bagnati dei bambini nelle pubblicità dei pannolini, tutte uguali. La rivoluzione sessual-marketing: il pannolino diverso per maschi e femmine con improbabili cascate di acqua azzurra e rosa. Le scarpe che ti alzano di 10cm reclamizzate nella terza di copertina dei fumetti. Il cartoon del succo Derby con il cavallo che diceva "Vitaccia cavallina mi scappa sempre la parolina....". Gli spazi pubblicitari Arcobaleno e Tic Tac (quest’ultimo aveva come sigla un cartoon con tizi stilizzati che giocavano a Golf ). Jeans Jesus: ’Chi mi ama mi segua’ ed il mitico culo di Rosa Fumetto. Ernesto Calindri che beve il Cynar in mezzo alla strada: "Contro il logorio della vita moderna....". Ho letto da qualche parte che nel girare lo spot il tavolino è stato urtato diverse volte da varie automobili (sarà una leggenda metropolitana?). Pennello Cinghiale con il vigile: "Per una parete grande non occorre un pennello grande, ma un grande pennello: Cinghiale!" pubblicità immutata ancora oggi con attori morti da cento anni. Il manichino marrone scuro con le cinture del Dottor Gibaud perennemente a guardia dentro le vetrine delle farmacie. Il Talco Felce Azzurra Paglieri....l’amico per la pelle. Con Ebo-Lebo digerisco anche mia suocera ! La reclame con dibattito su problemi di stomaco: "Una certa sonnolenza dopo mangiato..........è normale..........Amaro Medicinale Giuliani!" ,Giangiòto e Giantàrlo. Il cartone di Angelino del detersivo Super Trim prodotto dall’Agip con sottofondo la musica del Guglielmo Tell. Mago Zurlì e Lo Zecchino d’Oro. Febo Conti di Chissà chi lo sà. Tino Scotti per il confetto Falqui:"Basta la parola!". La reclame della benzina Api: delle tipe vestite in abito a gonna cortissima in plastica bianca su 5 spider bianche cabriolet con delle bandiere con la A sopra e la musica della Cavalcata delle Valkirie. La pubblicità di non so cosa con Liana Orfei quella del Circo. Fabello: lucida nuovo, lucida bello! Aiax lanciere, il bianco più forte dello sporco. Dapporto (contadino Agostino) che dice: "Signorina: con quel sorriso lì lei può dire quello che vuole......" per il dentrifricio Pasta del Capitano e poi dopo entra il dottore che "corregge" la signorina "Noooo, non è eccezionale ma è un ottimo dentifricio" .... e tuttoaduntratto: il coro! "Pasta del Capitanoooooo!" .Virna Lisi nella pubblicità Chlorodont. Ritornerà dopo anni più o meno con lo stesso tema, con la pubblicità della pasta per dentiere Orasiv. Scaramacai il pagliaccio che cantava " Per la voce per la gola, di Golia ce n’è una sola!”. La tedesca Solvi Stubing di "Chiamami Peroni: sarò la tua birra" . Borg che dice di una gomma da masticare "Buona: è senza zucchero!". La publicità della Fiesta con i Ricchi e Poveri che cantano "Fiesta ti tenta tre volte tanto". Nino Castelnuovo che salta la staccionata per l’olio Cuore seguito a ruota da Zoff orgoglioso dei suoi quarantanni. L’ incubo della "pancia non c’è più" dell’ Olio Sasso ("Matilde, l’olio Sasso, lo voglio, qui, sul tavolo"). Gli omini a cono di carta del Caffè Paulista e la famosa frase: ’Carmencita, amore mio, chiudi il gas e vieni via’. ’Le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella di Negroni vuol dire qualità". ’Qui fanno tutti così perchè sono piccolo e nero, è un’ ingiustizia però’ di Calimero ’Tu non sei nero, sei solo spo rco....’, ’eh Ava, come lava’. La tipa che provava la resistenza dei panni con due colpi ’Non c’è strapp se usi Ace’. L’aquila che volava di Fernet Branca. Il Veterinario dell’Amaro Lucano (slogan: "sapore vero") . ’Voglio la caramella che mi piace tanto e che fa Du-du-du-du-du-du- du-Dufur’ con Marisa del Frate per Dufur e poi Minnie Minoprio, sempre per Dufur, che cantava "ciri ciri pop....." ’Castor, sì" . Denim, il profumo per l’uomo che non deve chiedere Mai. Gli omini sferici della pubblicità della Philco e la frase: ’...ed ora aspettano un Philco’ ’Gigaaaaante.... pensaci tu....’ delle merendine Ferrero e di rimando la frase ’E che ci ho scritto Jo Condor?’ .’Beeeelllla dolce cara mammina, dacci la caramellina..’ delle Caramelle Latte&Miele Ambrosoli. Gino Bramieri travestito da casalinga con un catino in mano che dice "e mo’ e mo’ Moplen" ed anche "Ma signora badi ben che sia fatto di moplén". Gli omini russi nella neve fatti con le caramelle Charms. L’uomo in ammollo (il jazzista Franco Cerri) e lo slogan ’Nooooo... non esiste lo sporco impossibile’. Svanitella Svanité canta "Come se niente fudesse" (dopo un’avventura con il fidanzato bullo Riccardone-one-one) per reclamizzare una cera.Digestivo Antonetto ed il cantante jazz Nicola Arigliano che si passa la mano sulla pancia sul tram e dice "E’ così comodo che si può prendere anche in tram". Unca Dunca, un indiano disegnato da Bruno Bozzetto, per Riello, con la collaborazione di Enzo Jannacci. Il Bidibodibù di Permaflex con i bimbi saltellanti sul materasso. Il tenente Sheridan nello spot Biancosarti. Paola Pitagora e lo slogan ’Capita a chi Policar’. Franco Franchi e Ingrassia nella pubblicità della cera Grey ed il robot Calogero. "Nonostante le botte..hai sempre una buona cera...." "Ottima direi, è Cera Grey’. Il robot era praticamente identico a quello del mitico film Pianeta Proibito. Corrado che parla con l’olandesina della Mira Lanza. La Pasta del Capitano con il dottor Ciccarelli, con lui che esce alla fine e dice:"No, non è eccezionale, ma un ottimo dentrifricio...." .... ed Agostino che fa: ..." e tuttoduntratto il coro..... Pasta del Capitaaaano". Poi ancora Stock 84, Dom Bairo l’uvamaro, Vecchia Romagna Etichetta Nera, Amaro Ramazzotti, Liquore Strega, la China Martini, la sambuca Molinari, aperitivo Biancosarti, Brancamenta brrrr, l’orrenda Batida de Coco, Petrus Boonekamp (che mi faceva venire ogni volta un accidente con il guantone di ferro sul tavolo, sbang!), Cambusa Uam l’amaricante, il Cynar contro-il-logorio-della-vita-moderna, Cavallino Rosso, Rosso Antico, il Biancosarti il Glen Grant..... Lo slogan ’Cantare, gridare, sentirsi tutti uguali ’ del cornetto Algida . Lo slogan ’La pancia non c’è più’ dell’olio Sasso e la musica del Mattino di Grieg di sottofondo. Il bagno schiuma Vidal con i cavalli bianchi che correvano sulla spiaggia (mi sembrava, al tempo, che il fatto che uno dei due fosse maschio fosse messo in particolare evidenza). Gli arabi di Sole Piatti che ragalavano gioielli. Il fustino del Nuovo All con un orso bianco che spuntava fuori dalla lavatrice. Il Pino Silvestre con la boccetta a forma di pigna, tutto sommato anche abbastanza fallica. Le perle dentro nella Crescenza Invernizzina. Mia nonna si fece due collane e noi abbiamo mangiato crescenza per due anni consecutivi. La frase ’il Fixen c’è’ Cecchetto con quello schifo bestiale di canzone per dementi Gioca Giuè. Hanno ragione i nostri figli: eravamo scemi (siamo passati dalla scemitudine senza soluzione di continuità). I cavalli bianchi sulla spiaggia del Bagno Schiuma Vidal . Lo slogan ’Capitano, lo posso torturare ?’ dell’amarena Fabbri. E la risposta del capitano in dialetto bolognese "Ma cosa vuoi torturare tu? Porta pazienza....". Miguel son sempre mi ’El dindondero’. Il cartellone dei gelati Motta con una signorina che mangia una coppa gelato e sullo sfondo un cielo azzurro con le nuvole bianche. Il genio pelato di Mastro Lindo. Il Gringo nella pubblicità della carne Montana, ’La carne Montana che stringo, alé, vengon tutti a mangiare con Gringoooo’. Il braccio con il bracciale di cuoio di Vim Clorex. La brillantina Linetti. Il cartellone di Coppertone con il cane che tira gli slip della bambina bionda sulla spiaggia. La pubblicità con Gatto Silvestro e Titti in cui alla fine lui rinuncia a randellare Titti perchè .."eh, no: su De Rica non si può!". Mita Medici con la minigonna di plastica rossa e la parrucca rossa che fa la pubblicità alla benzina Total. Il dopobarba Paco Rabanne tamarro più che mai. L’ Aqua Velva Ice Blue by Williams . L’omino coi baffi dei Prodotti Bialetti la cui bocca prendeva la forma delle lettere che pronunciava e che pare fosse una caricatura del vero ingegner Bialetti. Il pugno di Petrus, in armatura medioevale. Lo slogan ’Se nel disegno vuoi prender otto, matite Fila, pastelli Giotto’. Paolo Ferrari che cerca di rifilare due fustini in cambio di uno di Dash al supermercato. Lo slogan ’Fatti non parole’ della Rex. L’uomo con il martello, come quello delle 50 lire, della Plasmon . La canzoncina pubblicitaria del brodo Lombardi "Non è vero che tutto fa brodo, è Lombardi il vero buon brodo!" La pubblicità dell’Algida ’C’è un algida laggiù che mi fa gola!’. La pubblicità del califugo ’Poveretto! Come soffre! non usa il Califugo Ciccarelli!’. Lo spot del Cynar, con Ernesto Calindri seduto in mezzo all’incrocio. La cedrata Tassoni con Mina che canta. Il Carosello della pentola Lagostina con la figura dell’uomo che era parte integrante della linea ("lui cerca Lagostina la cerca e qui la trova...") sul motivo di "lui cerca la titina ". La pubblicità delle bevande Giommi, con la faccia stilizzata che si tira l’occhio e dice ’Apri l’occhi, bevi Giommi’. Crodino è allegria piu’ fantasia piu’ simpatia piu’ piu’ piu’"... La frase di Susanna Tutta Panna: "pitum-pitum ...paaah!"e ancora ’Tolon tolon tolon tolon..... eh ....op!’ e la mucca Carolina. Tra i gonfiabili in regalo "Ercolino sempreimpiedi da prendere a pugni certi che tornava a stare diritto. La bottiglia di Kambusa One l’Amaricante che torna indietro con la musica...." One (uan.....) l’amaaaricaaante". Peppino De Filippo "Peppino cuoco sopraffino" per l’Olio Dante. Il personaggio di Cimabue, con la canzoncina "Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due!" e lui di rimando "Ma che cagnara, sbagliando s’impara!". nella pubblicità dell’amaro Don Bairo. Il Rosso Antico con il mitico Fernandel . Il Re Inox delle pentole . Gli occhiali a raggi X, la rivoltella De Luxe, La crema per i muscoli, le croci talismano, i profumi afrodisiaci, le antenne amplificate e i microfoni cammuffati, le radioline da stadio, lozioni per l’allungamento dei capelli eccetera venduti nelle pubblicità in bianco e nero in fondo a l’Intrepido e a Il Monello. La Dolce Euchessina dei bambini buoni e le pastiglie Falqui alla prugna (Basta la parola) e ancora tanta, tanta nostalgia dei bei tempi di Carosello....


    Questi confusi e affastellati ricordi ci hanno suggerito di organizzare una seria raccolta di slogan pubblicitari di ditte più o meno importanti suddivise in rigoroso ordine alfabetico. Alcuni sono talmente noti che hanno fatto la storia della pubblicità ai tempi eroici delle prime trasmissioni televisive. E’ la tanto disprezzata, ma a volte rimpianta, pubblicità dei caroselli.
    Vi accorgerete, leggendo questi slogan, che, quasi in automatico riemergeranno da un profondo passato il tal motivetto, la tale frase e insieme tanti ma tanti personali ricordi....


    .... e se ti ricordi qualche altro slogan. non presente nella lista, ti preghiamo di inviarcelo; se giudicato interessante verrà inserito nella lista di slogan che ti invitiamo a leggere

    Buoni ricordi...
    10
    postato da bluedeep, il
    Sei il primo utente dotato di sistema di autocensura, è incredibile... quanto inutile, direi.
    Ce n' è già uno fin troppo efficiente che limita l' utillizzo di parole ritenute offensive, o i pensieri ritenuti inopportuni :-)
    Ciao Pino !

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