Scritta da: Silvana Stremiz
Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.
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Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.
Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima
Non c'è un metodo della filosofia, ma ci sono metodi; per così dire differenti terapie.
O inventare nuovi usi per le parole, usi talvolta assurdi, per aiutare ad allentare la stretta delle forme abituali del linguaggio.
La filosofia non è una dottrina, ma un'attività.
Le possibili domande scientifiche hanno avuto una risposta, ma i nostri problemi vitali non sono ancora neppure stati toccati.
Per essere veramente e utilmente creativi bisogna avere un progetto valido, o meglio ancora più progetti da condividere con la creatività dell'intera umanità, viceversa non saremo in grado che di compiere banali, stupide e mediocri imprese creative, come quelle ad esempio di scrivere dei libri insulsi che non serviranno minimamente allo sviluppo della specie e della sua felicità.
Per la filosofia, contaminazione è l'invasione di un organismo biologico o culturale da parte di agenti estranei. Di fronte al pericolo che rappresenta, molti suggeriscono la tattica dell'isolamento, del recidere ogni legame che possa favorire il contatto con l'esterno. Ma la salute non si ottiene chiudendosi alla diversità, meglio gestirla con efficacia e, quindi, affrontandola. Chi sceglie l'isolamento sta solo evitando il problema e si troverà impreparato quando sarà costretto ad affrontarlo comunque. In realtà, accettare il contagio, a tutti i livelli, è più che un'efficace tattica difensiva. Incorporare l'altro, convivere con il suo diverso patrimonio genetico e culturale ci rafforza perché il nostro essere è diversità. Sciogliendo il relativo conflitto in un dialogo, questo essere fiorirà in un potenziale più ricco, come un'occasione di crescita, quanto più cercherà se stesso in un diverso da sè. È per questo che mi piace affrontare il nuovo e lo sconosciuto con partecipazione e passione.
Sembra che senza coraggio non sia possibile realizzare la propria umanità. In ogni momento ci troviamo di fronte alla scelta tra un comportamento conformista e strumentale da un lato e l'ampliamento e approfondimento della nostra libertà dall'altro, con tutte le scomode e difficili conseguenze che questa comporta. Possiamo rimandare la scelta ma non indefinitamente, significherebbe evitare per sempre il rischio, invece di affrontarlo con la fermezza necessaria. Il coraggio ci è necessario per condurre la quotidiana battaglia per la nostra e l'altrui libertà.
Desiderio e amore hanno anche un naturale legame reciproco, e succede spesso che si ami e si desideri la stessa persona. Le due esperienze rimangono, però, distinte: chi desidera una persona vuole che venga riconosciuto e accettato il proprio desiderio, non ne vuole necessariamente il bene, e chi l'ama s'impegna a promuovere la libera personalità dell'altro/a, non ne vuole necessariamente il possesso e la vicinanza. Ma è difficile riuscire a distinguere e, soprattutto, a realizzare la differenza.