Scritta da: Silvana Stremiz
Aspettare non vuol dire rinunciare, bensì acquisire la forza elastica necessaria per progredire susseguentemente con maggiore energia.
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Aspettare non vuol dire rinunciare, bensì acquisire la forza elastica necessaria per progredire susseguentemente con maggiore energia.
Chi vuole detenere il potere deve rimanere accessibile alle opinioni di coloro che lo circondano. Ma non deve limitarsi ad ascoltare solo chi possiede la medesima mentalità, perché la visione rimarrebbe unilaterale.
Da che cosa si riconosce un capo carismatico? Dal fatto che assoggetta gli altri senza che questi se ne rendano conto. Tale e quale il vento muove l'erba.
Il saggio non si preoccupa della incomprensione della massa. Se è certo della bontà futura delle proprie azioni, continua a camminare sereno per la sua strada.
Un frutto deve putrefarsi per generare il seme che entra nella terra, producendo una nuova vita. Ed è così che la natura insegna che proprio dal culmine del negativo nasce l'inizio del positivo. Per questo la luce non potrà mai essere sconfitta dal buio.
Gli uomini inferiori ricercano lo sfarzo, gli uomini superiori ricercano la semplicità.
È più facile perdersi nella limitazione che nell'evoluzione. Come si può dunque temere di aprirsi? Vi è però una condizione fondamentale per non perdersi: quella di mantenere saldi i propri principi interiori.
Trarrà grande giovamento dall'analisi della propria esperienza colui che, una volta scoperto di aver riposto le proprie aspettative in situazioni non consone, non rimarrà deluso dalla propria delusione.
Solo colui che sa servire può aspirare a comandare e solo colui che sa adattarsi può richiedere agli altri di essere seguito.
Cosa suscita maggiore amore, se non la modestia? E cosa suscita maggior odio, se non l'arroganza?