Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Vita)
La vita appartiene ai viventi, e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti.
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La vita appartiene ai viventi, e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti.
La vera felicità non si descrive, si sente.
Soffrire senza lamentarsi è l'unica lezione da imparare in questa vita.
Il guerriero della luce conosce una vecchia espressione popolare che dice: "Se il pentimento uccidesse..." e sa che il pentimento uccide davvero: corrode lentamente l'anima di chi ha fatto qualcosa di sbagliato, e conduce all'autodistruzione. Il guerriero non vuole morire in questa maniera. Quando agisce con perversità o cattiveria, poiché anch'egli è un uomo pieno di difetti, non si vergogna di chiedere perdono. Se gli è ancora possibile, concentra ogni suo sforzo per riparare al male che ha fatto. Se colui che ha colpito è morto, fa del bene a un estraneo, e offre questa buona intenzione all'anima di colui che ha ferito. Un guerriero della luce non si pente, perché il pentimento uccide. Egli si umilia, e rimedia al male che ha causato.
Il saggio cerca di raggiungere l'assenza di dolore, non il piacere.
Noi ci consoliamo delle sofferenze della vita pensando alla morte, e della morte pensando alle sofferenze della vita.
È meglio soffrire come ho già fatto in precedenza... È meglio che mi lecchi le ferite come ho fatto in passato.
Soffrirò giorno e notte, notte e giorno. E questo potrà durare settimane, mesi, forse anche un anno.
Finché una mattina, al risveglio, mi renderò conto che sto pensando a qualcosa di diverso, e capirò che il peggio è ormai passato. Il cuore è affranto, ma si riprendrà e riuscirà a scorgere ancora la bellezza della vita. È già successo in precedenza e accadrà di nuovo...
Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano.
Il primo segnale dell'inizio della comprensione si manifesta con il desiderio di morire.
Forse è solo lo spirito della massa. Dare addosso all'individuo.