Scritta da: Silvana Stremiz
Infelice è colui che non ha nessuno.
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Infelice è colui che non ha nessuno.
Ho conquistato l'America.
Un amore non corrisposto è sempre fastidioso.
Ad un certo punto o Dio c'è o Non c'è dentro di noi, non lo si può inventare.
Le persone che non fanno più parte della mia vita, fuori che "un paio", che porterò sempre nel cuore, sono solo quelle passate a miglior vita, quelle che vivono in altri cieli, non si contano perché vivono ancora dentro di me. Tutte le altre non hanno mai fatto realmente parte del mio cuore o io del loro, altrimenti ci sarebbero ancora. Non le rimpiango, semplicemente perché non ci meritavamo l'un l'altro, abbiamo abitato "le stanze vuote del cuore" senza viverci con l'animo.
Ogni guerra è sempre come tutte le guerre del mondo, chi ci rimette di più sono sempre gli innocenti e i disarmati. La cosa peggiore che un essere umano possa esprimere, con il suo interagire terreno, è sempre la guerra. La guerra è quella cosa che impoverisce gli animi e le tasche dei popoli, fa perdere la bellezza fisica ed interiore, e impedisce l'avanzamento della progressione spirituale. Ma la cosa peggiore è che l'uomo non ha ancora imparato a far pace con se stesso.
Il nostro scopo nella vita non è aver successo, ma continuare a fallire, con il morale alto.
Dicono che siamo arteficie del nostro destino. Lo siamo solo a metà, in base alle occasioni e le possibiltà che lui ci lascerà.
Mio fragile cuore sentirai un vento che ti prende dentro e fuori fino a non farti capire più niente, e alla fine ti ritroverai così un po' triste e un po' allegro come solo tu sai essere, in mezzo a tutta questa vita che ti trapassa con una risata leggera.
Capita di credere alla parola amicizia, ad una carezza o ad un abbraccio. Capita perché abbiamo abbracciato credendo, abbiamo amato amando. Capita anche se ci abbracciano con indifferenza, ci accarezzano con le mani senza il cuore. Capita perché non abbiamo considerato che poteva non esserci "amore".