Scritta da: Rossella Porro
Si muore non una, ma mille volte quando a ferire è la mano che prima stringeva la tua.
Composta sabato 9 ottobre 2010
Si muore non una, ma mille volte quando a ferire è la mano che prima stringeva la tua.
Non sarò io a decidere per te... né per nessuno, ma inevitabilmente alcune nostre decisioni coinvolgono gli altri: non si può smettere di decidere solo perché ciò che dobbiamo decidere per noi stessi coinvolge l'altro, perché evitare di prendere decisioni equivale a tradire se stessi. Allora si sarà tacciati di egoismo, ma abdicare a se stessi per non deludere l'altro ci renderà falsi e non c'è peggior bugiardo di chi nasconde ciò che in realtà desidera, perché mente due volte: all'altro e a se stesso.
Quanto più l'amore dista dalla comprensione tanto meno puoi chiamarlo amore.
La rabbia ha mille forme, non necessariamente si manifesta con urla, la peggiore è quella nascosta: fa più paura. La gente si avvicina con fare circospetto per tastare il terreno perché non sa se dover correre a gambe levate o hai già dimenticato. Ecco faccio parte di chi nasconde, di chi consuma la rabbia macerandosi dentro e faccio paura.
Detestabili sono coloro i quali sono animati dalla convinzione di essere più di quel che sono, ma quelli che credono di essere meno di quello che valgono sono i più pericolosi. Vanno salvati dal loro più grande nemico: se stessi.
Cara vecchia coerenza, sei come un abito della festa indossato solo per l'occasione da chi delle parole sa farne solo mercificazione mostrandosi dopo un emerito... buffone.
Non dispiacerti delle parole, il loro peso è meno che niente se valuti il valore della fonte.
Non permettere a nessuno di toglierti il futuro, non permettere a nessuno di insinuare dubbi sul tuo valore. Chi ti ama non ti aspetta al varco urlandoti che non ce la farai, chi ti ama ti incoraggia, chi ti ama divide con te le tue paure, gioisce dei tuoi successi e piange calde lacrime per le tue sconfitte.
È così difficile essere giusti e obiettivi quando di mezzo c'è l'amore, ma suscitare false speranze in chi amiamo equivale solo a demandare ad altri il compito di fare del male.
Non si può combattere la violenza con la violenza, la stupidità con la stupidità, l'intolleranza con l'intolleranza: la parità delle armi è un'ingenuità che l'uomo saggio non può permettersi.