Sotto quale forma le piacerebbe rinascere?
Qualunque tipo di albero meglio se un po' isolato, in un posto dove non arrivano gli umani.
dal libro "Più forte di me" di Rossana Campo
Sotto quale forma le piacerebbe rinascere?
Qualunque tipo di albero meglio se un po' isolato, in un posto dove non arrivano gli umani.
È la tua voce che mi tranquillizza. È il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi, quel nomignolo che mi riservi. È che sei tu. E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. Per quanto cerchi di trattenermi, se si tratta di te io sono felice.
Il volersi bene si costruisce. L'amore lo senti immediato, non ha tempo. È dire "ti sento" un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle sempre e comunque.
Questo è un altro aspetto rasserenante della natura: la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un'alba o un tramonto.
In molte persone non esiste nemmeno un gesto che possa confermare la loro convinzione di essere "sensibili"
Spesso lo stato della cucina riflette lo stato della mente. Gli uomini confusi e insicuri, d'indole remissiva, sono dei pensatori. Le loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. A volte, presi da uno slancio focoso, essi sfidano le eterne deità e si danno a metter ordine nel caos, cosa che a volte chiamano creazione; così pure a volte, mezzo sbronzi, si danno a pulire la cucina. Ma ben presto tutto torna nel disordine e loro a brancolare nelle tenebre, bisognosi di pillole e preghiere, di sesso, di fortuna e salvazione. L'uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco. Diffidatene. Lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costrui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita e la sua mania dell'ordine, dentro e fuori, è solo un avvilente compomesso, un complesso difensivo e consolatorio. Basta che l'ascolti per dieci minuti e capisci che lui, in vita sua, non dirà mai altro che cose insensate e noiose. È un uomo di cemento. Vi sono più uomini di cemento, al mondo, che altri. Sicché: se cerchi un uomo vivo, dà un'occhiata alla sua cucina, prima, e ti risparmierai un sacco di tempo.
Ora, la donna con la cucina sporca è un'altra questione: dal punto di vista maschile. Se non lavora altrove e non ha figli, la pulizia o la sporcizia della sua cucina sono quasi sempre (con qualche eccezione) in proporzione diretta all'affetto che nutre per te. Alcune donne hanno teorie su come salvare il mondo ma non son buone a lavare una tazzina di caffè. Se glielo fai osservare ti rispondono: "lavare tazzine non è importante". Purtroppo, lo è. Specie per un uomo che ha lavorato otto ore filate, magari dieci, con lo straordinario, a una fresa o a un tornio. S'incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. Tutto il resto è magniloquenza romantica o politica.
Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.
Non mi preoccupa il fatto di poter cambiare idea su fatti cose e persone, mi preoccupa pensare di poter essere costretto a farlo.
La forza di un uomo deriva dalla conoscenza della solitudine. È forte colui che è in grado di decidere come e quando viverla, serenamente, con la consapevolezza che da essa si può imparare a conoscere e riconoscere la propria essenza.
Da imparare c'è sempre, anche non volendo...