Non si vede nulla, non si sente nulla. Superflui gli occhi e le labbra, in questo mondo tuo. Per sentire te non valgono i sensi consueti, che si usano con gli altri. Bisogna attenderne di nuovi. Si cammina al tuo fianco sordamente, al buio, inciampando nei forse, nelle attese; sprofondando verso l'alto con gran peso di ali.
Spesso ripercorro mentalmente quell'anno, lo riporto in vita e mi rendo conto di provare immancabilmente uno strano sentimento, fatto di dolore e di gioia. In certi momenti vorrei tornare indietro nel tempo per spazzare via tutta la tristezza, ma ho la sensazione che, se lo facessi, se ne andrebbe anche la gioia. Così prendo i ricordi come vengono, accettandoli in toto, lasciando che mi guidino tutte le volte che si affacciano alla memoria.
Sulle ginocchia dei genitori eri un neonato che piangeva, mentre tutti intorno a te sorridevano. Vivi, dunque, affinché scivolando nel tuo ultimo lungo sonno, tu possa sorridere mentre tutti intorno a te piangeranno.
A volte, la gente può svanire proprio davanti ai nostri occhi. A volte, la gente ci scopre all'improvviso, anche se ci ha sempre avuto davanti. A volte, se non prestiamo abbastanza attenzione, capita che non riusciamo più a vedere noi stessi...