Verità? Giustizia? Libertà? Sono valori che non esistono quasi più nel tempo odierno, ci girano e rigirano come una frittella, la smetteranno solo quando saremo cotti abbastanza ma ahimè non credo succederà mai, sono degli incapaci che ci governano, ci faranno bruciare.
L'abitudine è tutto, se non vuoi più essere stanco abituati agli sforzi, se non vuoi più aver sonno abituati a restare sveglio, se non vuoi più piangere abituati a soffrire.
Ho già visto quegli occhi. Sono gli occhi tristi di una persona stanca, senza ambizioni, con il cuore ricco e l'anima vuota.
Ed è così che ti vedo ormai, pesante, come i miei guai, buio, come i miei pensieri, sfocato, come i miei desideri, freddo, come il mio cuore, complicato, come l'amore, triste, come un barbone vagabondo, sei tu, mondo.
Non vorrei tornare al passato, non vorrei essere nel presente e nemmeno nel futuro. Detto schiettamente non vorrei affatto esserci.
Preferisco essere diverso che uguale a tutti voi, almeno avrete un motivo per ricordarmi.
Mi trovate strano solo perché faccio qualcosa in più rispetto a voi, ad esempio io penso.
Se siamo noi a scegliere la strada da percorrere, allora perché optiamo sempre per la più tortuosa? Possibile che i progetti di costruzione siano sempre gli stessi? Possibile che ci siano buche, ostacoli e divieti ovunque?
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
È vero, la felicità è un'illusione che spesso dura poco, ma godersi questa fugace illusione, viverla appieno senza rimpianti. È questa la vita!